Finalmente l’UE ha votato una proposta che prevede, in caso di elezioni europee, che 28 seggi del parlamento europeo siano assegnati su liste di candidati comuni a tutta Europa. Molto bene, è una cosa che desidero da decenni, anche se i miei sogni elettorali son sempre stati ben più spinti, per esempio poter votare qualsiasi partito di qualsiasi paese aderente (i verdi tedeschi, perché non votare gli originali?).
Certo, adesso tutti i parlamenti nazionali dovranno approvare la cosa, certo, son 28 seggi su 705, d’accordo. Certo. Ma è un passo avanti.
E poi 28 seggi non sono mica così pochi, visti i raggruppamentini che girano. Tra pandemia e guerra, per quanto si possa lamentare qualsiasi tipo di lentezza, il processo di unificazione sta subendo, a parer mio, un’accelerazione, necessaria. Sia dal punto di vista sanitario, come abbiamo visto, che di difesa, almeno così io leggo la parificazione delle spese di ciascuno stato. E politica, sempre più urgente di fronte agli eventi su scala mondiale e di vicinato.