Domenica a casa mia, in un quarto d’ora di buriana impressionante che lasciato un tappeto di foglie sminuzzate sul quale si sono adagiati dieci centimetri di palline da golf di ghiaccio, sul quale si è adagiato a sua volta un pino da venti metri, porello, tra le cose danneggiate dalla grandine c’è stata la mia auto. Eh, pazienza, che farci?
Lunedì quando il carrozziere mi ha detto che avrebbe fatto fotografie dei danni, mi sono chiesto come, visto che nelle foto che avevo fatto io non si vedeva nulla, se non i riflessi, nonostante i bozzi siano ben visibili a occhio nudo.
Poi l’ho scoperto e mi è piaciuto. È tornato con un tondo di cinquanta centrimetri di diametro fatto di stoffa tesa a righe bianche e nere. Appoggiandolo sulla carrozzeria e fotografandone il riflesso, là dove ci sono le ammaccature le righe si stortano, a seconda di larghezza e profondità.
E vualà, foto fatte, chiarissime. Complimenti, ingegnoso, davvero non male.