Il brutto è che lo sapevamo tutti. E l’ancor più brutto è che lo sapeva lui. E con lui, quelli della scorta.
E vivaddio, pensavo allora, figurati se lo Stato non è in grado di proteggere una persona da quattro mafiosi, per quanto sanguinari.
Ingenuo.
La mattina del venti ero al mare, andai a comprare il giornale e scoprii che no, lo Stato non aveva voluto proteggere il suo magistrato, a costo di veder saltare un quartiere di Palermo. Come con Libero Grassi.
Uno dei giorni più neri dei miei vent’anni.