Visto che siamo in periodo di ricorrenze, il centenario, e in periodo di rigurgiti tematici, il manipolo ora al governo, un altro anniversario oggi, è bene riparlare di un libro memorabile di Emilio Lussu: Marcia su Roma e dintorni.
Marcia su Roma racconta gli avvenimenti dal 1919, i dintorni, al 1922, i fatti che portarono alla marcia stessa e alle nefaste conseguenze, ovvero l’affermazione del fascismo, con il piglio del memoriale ricco di notizie di prima mano, essendo Lussu un testimone e persona capace di interpretare ciò che gli accadeva attorno. Il tono è spesso ironico e il racconto di alcuni personaggi, l’imbelle presidente del consiglio e ministro dell’interno Facta, detto Nutro fiducia, e l’altrettanto immobile sciaboletta, sono ridicoli e tragici insieme, sapendo poi cosa accadde. Di Facta ne ho raccontato tempo fa.
Lussu, quello dell’Altipiano, era un duro, prima militare nella Prima, poi fondatore di Giustizia e Libertà, al confino a Lipari da cui fuggì in modo rocambolesco, poi dirigente nella guerra di Spagna e nella Resistenza. Uno che fu assalito a casa sua dai fascisti e invece di scappare li affrontò da solo con il fucile, avendo la meglio. Ma, anche, una testa politica senza pari seppur, dicono alcuni, portato al disordine.
Io consiglio caldamente in questi giorni cupi anche se non come quelli di allora, perché – banalmente – sapere serve sempre. Ed è una gran lettura, breve, sapida e densa di contenuti. Fatevi un favore, c’è da imparare molto da quest’uomo.