Internet archive è una maxi-biblioteca digitale senza scopo di lucro che tende a conservare in maniera stabile i contenuti man mano apparsi in rete. In realtà detta così è riduttiva, lo scopo è garantire un «accesso universale alla conoscenza», il che sposta l’asticella un bel po’ più su. Con venti petabytes di dati salvati è più o meno una tra le banche dati in rete più grandi e accessibili: per esempio, ci sono quasi diecimila giochi per Amiga perfettamente giocabili e disponibili.
Uno dei progetti più interessanti è la Wayback machine, già se ne parlò, ovvero la macchina del tempo della rete: ciclicamente il sistema scatta una “fotografia” a moltissimi siti internet e ne conserva le pagine in date determinate, così da renderne possibile la consultazione anche anni dopo, mantenendo l’aspetto originale. C’è anche trivigante.it, figuriamoci, dal 2007.
Perché che internet conservi le cose è una pura (e banale) illusione: sparisce quasi tutto e in tempi incredibilmente brevi. Per molte ragioni: servizi non rinnovati, dati perduti, mancanza di manutenzione e così via. Lo spazio su disco costa. Basta fare una prova semplice semplice: consultare una vecchia pagina piena di link e verificare che ormai moltissimi non conducono più a nulla.
Per fortuna c’è chi si occupa di conservare (e io a Internet archive ci vorrei lavorare), perché rassegnamoci: di noi non resterà nulla. O poco.