Sfoglio i titoli e quasi casco dalle mie stesse gambe:
AIFA rende la pillola anticoncezionale gratuita per tutte le donne in Italia. Non mi raccapezzo. Ma questo è un atto da paese civile, oddio, mica ci sono, ci siamo abituati. Così, di botto? Barcollo incredulo. In questo periodo, poi, di sbrodolate di deduzione fiscale per chi fa numerosi figli, Giorgetti, di lamenti contro la bassa natalità accompagnati da pressioni nazionaliste, fino agli sproloqui su sostituzione etnica, Lollobrigida, la cosa fa ancor più impressione.
Poi il Moige si incazza, Gandolfini e il suo Family day sbraitano, senatrici di Fratelli d’Italia insorgono, Pro Vita & Famiglia condannano e a quel punto capisco che è vero e comincio a godere ancor di più, che cosa civile e sensata è questa. È ed era, perché la contraccezione era già gratuita, fino al 1983, grazie alle lotte degli anni Settanta e alle spinte alla consapevolezza e all’esercizio dei diritti, poi come in tante cose siamo tornati indietro. Finalmente uno avanti, significativo. Adesso, ratificare rapidamente.