Al quarto album, Suzanne Vega impresse una svolta alla propria produzione musicale in direzione sperimentale e, in particolare in questo brano, industriale per quanto riguarda la parte ritmica e il suono metallico delle chitarre. L’idea era riprodurre un certo suono del sangue che si percepisce nelle orecchie quando si è spaventati e con un buon paio di cuffie e volume adeguato la cosa risulta piuttosto riuscita.
Tutto il disco, 99.9F°, 1992, è davvero riuscito ed è decisamente apprezzabile la volontà di Vega di percorrere vie nuove specie dopo il successo planetario di Solitude Standing, di Luka e della versione di DNA di Tom’s Diner, strade che avrebbe potuto continuare a seguire tranquillamente. Sufficientemente giovane per voler sperimentare, 99.9F° fu apprezzato oltre che da me anche dalla critica, passaggio non del tutto facile. Gran disco.
Il video di Blood makes noise non è invece memorabile, lo metto per consuetudine e facilità d’ascolto.
Trostfar, gentilmente, raccoglie tutte leccanzoni in una pleilista comoda comoda su spozzifai, per chi desidera. Grazie.