Come dice il tg2 Salute da sei secoli, meglio stare all’ombra, bere molti liquidi, evitare di uscire nelle ore più calde, mangiare lo stracotto solo di notte. Fedele alle mie funzioni di servizio, riprendo senz’altro le indicazioni delle autorità, sottoscrivendo anche la strategia di rinchiudere gli anziani nei centri commerciali da maggio a ottobre e così, già che ci siamo, festeggiamo quasi il ventennale dell’ottima idea di Girolamo Sirchia, indimenticato ministro berlusconiano.
Di mio, voglio contribuire, d’estate consiglio il gelato. In tutte le sue forme, solide, liquide e anche, stavolta, visuali.
A un certo punto, compare nelle gelaterie di un’indistinta cittadina americana un gusto di gelato buonissimo che conquista tutti, grandi e piccini. Addirittura, chi ne consuma poi, oltre che per sé, spinge gli altri ad acquistarne. Beh, per forza, è buonissimo. Dopo un po’ si comincia a notare qualcosa di strano, ovvero che lo “Stuff”, così si chiama il gelato, una volta ingerito consuma le persone. E così, dai e dai, salta fuori che il gelato è in realtà una gustosissima sostanza cremosa che fuoriesce da una crepa nella miniera vicino alla città e che due minatori hanno ben pensato di far diventare un gelato di grande successo. Tra militari ottusi e padri di famiglia che devono agire da soli, il film è ‘The Stuff, Il gelato che uccide’, 1985, non sfugga la locandina con tanto di refuso qui sopra, realizzato con un budget ridicolo ma chiamiamolo indie, va’, e non sfugga nemmeno la non tanto sottile critica al consumismo che il regista, Larry Cohen, sottende alla trama.
«ATTENZIONE! Interrompiamo questo programma per un gravissimo comunicato sullo STUFF: se lo vedete in un negozio, chiamate la polizia, se ne avete in casa, non toccatelo… scappate! Lo STUFF è un prodotto naturale, un mortale organismo vivente, che dà l’assuefazione e poi la morte; può impadronirsi del vostro cervello e del vostro corpo… e nulla può fermarlo! THE STUFF: siete stati avvertiti…».
Il secondo gusto è ‘Ice Cream Man – I gusti del terrore’, 1995, dieci anni dopo i gravi fatti di Stuff. Il fratello di Ron Howard, il signore qui sopra nella locandina e che si può apprezzare anche in quasi tutti i film del regista, compreso ‘Star Wars’, da piccolo assiste all’omicidio del ‘Re dei gelati’, ha qualche problema psichiatrico, poi diventa lui stesso gelataio, il ‘Principe dei gelati’, attira gli appassionati al suo camioncino, li fa fuori e con le parti del corpo, molti bulbi oculari, prepara il gelato. Prevedibilmente, a un certo punto i ragazzini si accorgono che alcuni di loro sono scomparsi e poi ricomparsi nel gelato, si coalizzano per far fuori il Principe, ci riescono e bon, la minaccia pare eliminata. Ma non è così perché il ragazzino più piccolo, che ha assistito all’omicidio, finisce in terapia per lo shock e ricomincerà la catena di gelatari assassini. Del tutto inedito il gioco di parole tra I scream e ice cream, ben fatto.
Segnalo, infine, la presenza dell’attore Jan-Michael Vincent, poi in ‘Supercopter’ con Ernest Borgnine, tre stagioni di avventurone con l’elicottero supersonico a sventare complotti in clima da guerra fredda. Ma qui sono a un’altra cosa, sempre gloria a Donald P. Bellisario.
È arrivata l’estate, mangiate gelati, spegnete il cervello che, tanto, se lo mangia il gelato.