Basta un’immagine a far sintesi:
Meloni in consiglio dei ministri si incazza, guarda te, e dà la linea: «Il nostro scopo non deve essere quello di inseguire il consenso, ma raggiungere risultati concreti». E Salvini, ma pensa, nel cdm resta in silenzio tipo quella volta con Conte e poche ore dopo come suo solito se ne sbatte e lancia il suo tour di tutte le regioni per presentare “le opere e i progetti in campo da qui ai prossimi anni in Italia”, “L’Italia del sì”. Dal 2 ottobre a giugno prossimo, ricordo che si vota per le Europee, il signorino starà in campagna permanente con il suo Ponte della fantasia.
Se non fosse, come al solito, che ne andremo di mezzo tutti, e per la mancanza di governo decente del paese e per la sfilza di scemenze infinita che ci toccherà sorbirci, mi verrebbe da sedermi comodo e gustarmi lo spettacolo dei due che battibeccano.
Purtroppo ne va di tutti noi, anche di quei pistola che li hanno votati e che voteranno alle Europee come fosse l’elezione di Fantasilandia.