Le istruzioni di un gioco per ragazzi (grazie signor F.):
Ora, è chiaro che la spinta all’adeguamento della lingua alle questioni di genere è, dev’essere nelle fasi di transizione, una forzatura. Come lo sono le quote rosa. Perché è necessario capiscano i più legnosi e riottosi, quelli che devono temere la multa per non avere comportamenti inappropriati. È altrettanto chiaro che siamo alle prese, qui in Italia, con la parte deteriore del ragionamento, ovvero quella che riguarda la forma e poco altro. Manca infatti del tutto il dibattito e il ragionamento approfondito, crudo e a volte violento che si sta svolgendo, invece, nei paesi anglosassoni da anni, dei quali gli aspetti formali sono solo l’ultima delle applicazioni. Per carità, qualcuno che si occupa della sostanza c’è anche qui, e una come Murgia l’abbiamo appena persa purtroppo, ma non basta.
Per questo, se manca la sostanza non c’è ragionamento, assistiamo solo un’adesione cieca e ottusa che porta, appunto, tristemente agli asterischi e alle note senza senso del ridicolo. Perché, allora, ‘giocatore’ alla riga successiva passa via liscio? E ‘indicatore’? E ‘livello’?