La prima è il Baltic Forest Trail che, come dice il nome, scorrazza per le foreste lituane, lettoni ed estoni per 2141 km, partendo dal confine polacco-lituano a Lazdijai fino a Tallin. O, ovviamente, viceversa.
Su sentiero, ciclabile o passerella, tutto il percorso, che è parte dell’E11, sentierone che parte dai Paesi bassi, richiede tra i centodue e i centoquattordici giorni per essere ultimato ed è suddiviso in segmenti da circa venti chilometri pari a uno massimo due giorni di cammino, tutti punteggiati da posti in cui soggiornare e trovare trasporti.
Uno dei tratti più belli è quello tra Riga e Tallin, il Metsa trail, suddiviso anch’esso in cinquanta tappe da un giorno, ciascuna da venti chilometri, ha anche alcune varianti in base alla difficoltà ed è completamente servito, l’asfalto è molto raro.
La seconda proposta, come da titolo-promessa, sempre per svagarsi a piedi o in bici in Livonia, Curlandia, Semgallia e Samogizia, è il Baltic Coastal trail che, come dice il nome, costeggia tutta la costa del mar Baltico lungo le tre Repubbliche Baltiche. 1419 km, circa una settantina di giorni di percorrenza è parte dell’E9, ovvero un percorsone dal Portogallo all’Estonia che segue tutta la costa nord dell’Europa.
Stesso tipo di segmentazione, tappe da venti chilometri, il massimo di altitudine raggiunta sono i 67 metri delle dune nella penisola di Neringa, ne ho parlato qualche mese fa quando ne ho fatto un pezzetto, girolando tra Nida e Klaipėda. Posti strepitosi e alcune tra le pinete più belle che io abbia mai visto, mi riposto per testimonio:
Farne qualche pezzo, saltare di qua e di là, star via centosettanta giorni andando per l’interno e tornando sulla costa, a ciascuno quel che voglia. Tra l’altro, i due siti che ho indicato sono una meraviglia, dettagliatissimi tappa per tappa, persino con le tracce gpx da scaricare, non oserei chiedere di più. A me che sto qui a scriverne e fantasticarne già mi brucia la sedia sotto al sedere, accidenti alla funzione di servizio.