Dall’Unità del 22 dicembre 1991 il necrologio di Tina Merlin scritto da Mario Passi, collega e conterraneo della giornalista.
Ecco, disteso:
Splendida e certamente vera l’espressione: “Anche in quell’occasione, Tina seppe restare a se stessa”, il tutto con la grande asciuttezza e pudore di quegli anni, a cominciare dal titolo.