Quarant’anni fa esatti nacque il Macintosh.
Cioè Apple lo presentò e lo mise in vendita dal 24 gennaio 1984 al 1º ottobre 1985, al prezzo di $2,495. Che oggi sarebbero circa settemila dollari. In quella finestra, mia madre con un balzo evolutivo grandioso che ancora oggi le riconosco lo comprò, alla modica cifra alla quale era in vendita in Italia allora: sette milioni. Per capirci, il prezzo di una Panda 45, modello lanciato l’anno prima da FIAT e di grandissimo successo. E in più, la stampante ad aghi, stesso prezzo. Due auto, quindi. Ma per il suo lavoro fu impagabile, dall’alto dei suoi 128k di RAM, niente disco fisso, interfaccia grafica che tutti gli altri se la sognavano e dischetti da tre e mezzo. Ciao altri, ce l’ho ancora e va. L’ho già raccontata. Per dare un’idea della legge del raddoppio, il Macintosh Plus del 1986 aveva 1mb di RAM espandibile a 4 e floppy a doppia densità, fino a 800kb. Che tempi. Lo slogan di lancio? Non fidarti mai di un computer che non puoi sollevare! Vero, perdio.