La World Meteorological Organization (WMO), ovvero l’agenzia dell’ONU che si occupa di metereologia, tra le altre cose indice spesso dei concorsi fotografici e ne trae, anche, dei calendari. Come nel caso del 2016, ne riporto alcune immagini:
Sono belle perché non eccedono nell’effetto Instagram, ovvero filtri, né nei colori del National Geographic ma, ragionevolmente, cercano di descrivere il nostro mondo senza troppi colori speciali. Ragionevolmente, perché oggi la fotografia – specie quella di natura – è comunque così: esagerata e carica di filtri.
Nel 2017 nel calendario sarà inclusa anche una fotografia di Valentina Abinanti, una delle poche, forse l’unica?, cacciatrice di tornadi italiana.
In battuta finale, mi permetto di suggerire una piccola modifica al logo del sito, signori del WMO:
Con amicissia, sia chiaro.