Better off Ted è una serie uscita nel 2009 e durata due sole stagioni. Pare una cretinata a prima vista, complice anche il solito sottotitolo italiano senza la minima fantasia, e invece è uno spasso vero: ambientata nella Veridian Dynamics, multimeganazionale demenziale dell’alta tecnologia dalla moralità iperdiscutibile, la serie è caratterizzata da una sequenza di battute pressoché continua, spesso irresistibili, e da una serie di personaggi azzeccatissimi: Portia De Rossi sopra tutti (di notte nutre la sorella per essere più magra di lei). Per esempio, la quarta puntata – Racial Sensitivity – è ridicola: l’azienda decide di mettere dei nuovi sensori in tutti gli uffici, sensori sensibili al riflesso della luce sulla pelle umana. Va da sé che le luci non si accendono più quando ci sono solo neri nelle stanze. L’azienda, pur di non ammettere l’errore né la spinosa questione razziale, assume dipendenti bianchi che seguano passo passo i dipendenti neri. E via così, a precipizio.
I finti spot della Veridian Dynamics, poi, sono spesso clamorosi. Per ragioni a me ignote e incomprensibili, dopo un primo successo iniziale la serie venne cancellata per bassi ascolti. Bravi, continuiamo così, a guardare Modern family o Friends invece che la roba buona. Viviamo in un mondo che si concentra sull’inutile. Comunque, io consiglio caldamente: breve ma intenso.