Ormai solita manfrina di Meloni che, in occasione oggi dell’anniversario dell’eccidio alle Fosse Ardeatine, riesce a dire: «terribile massacro perpetrato dalle truppe di occupazione naziste», travisando i fatti e la storia come sempre in maniera strumentale, esattamente come l’anno scorso per i «335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani» ed evitando a ogni costo i termini, e i concetti che stanno lì dietro, «fascismo» e «antifascismo». Che bello sarebbe un po’ di Vergangenheitsbewältigung, il superamento del passato facendoci i conti, le cose sarebbero un poco più compiute. Anche per essere una destra più credibile, moderna, liberale. Ma no, niente, restano coi bustini.
Ieri, come da successione degli eventi di allora, l’anniversario dell’attacco di via Rasella. Gli spari dei soldati nazisti – non suonatori – a casaccio verso le finestre stanno ancora lì su un solo palazzo all’angolo con via Boccaccio, si possono vedere finché ci saranno.
Mentre Meloni e cameratini omettevano, come sempre, si è svolta invece una bella biciclettata antifascista sotto il sole di primavera, che scaccia sempre i fascisti. Fino alle Fosse, dove persone di buona volontà e buona memoria hanno ricordato i trucidati. Ebrei e antifascisti, lo dico?