Leggo un articolo che racconta la vicenda di Angelo Ferracuti e in particolare la scrittura del suo Andare, camminare, lavorare. L’Italia raccontata dai portalettere (Feltrinelli, 2015), quando venne convocato da Pier Luigi Celli, senior advisor dell’amministratore delegato di Poste:
Come resistere a un cum modem? Chiaro che uno accetta al volo. Suppongo l’intervento di un correttore, non mi raccapezzo. Non ci vorrebbe l’ablativo? E se anche fosse accusativo, che poi boh?, magari modŭm? Ma poi chevvordi’? Forse non afferro io, sto facendo colazione, non ci arrivo. Oggi provo, lo dico in riunione, vediamo che succede. E comunque: «cum modem». Vediamo se accettano all’istante ma temo di no, sono sviluppatori, capiranno altro. Bel lavoro, comunque, quello di Ferracuti.