Che belli i rituali, o le consuetudini, se si preferisce non andare su terreni scoscesi. Una bella consuetudine dell’estate, circa, sono le campagne artistiche di Banksy: nel 2013 la residency artistica a New York di Better Out Than In per tutto ottobre, nel 2015 Dismaland, nel 2017 il Walled Off Hotel a Betlemme e numerosi interventi a Gaza, nel 2018 a Parigi con i nove lavori tra cui il tributo al Bataclan, nel luglio 2020 la metro londinese deserta, nel 2021 la Great British Spraycation nell’est dell’Inghilterra, nel 2023 la retrospettiva a sorpresa alla Gallery of Modern Art di Glasgow, Banksy Cut & Run. Ne avrò dimenticate alcune.
Comunque, nel 2024 la campagna è stata rivolta a Londra e agli animali: dal 5 agosto Banksy ha realizzato e pubblicato un’opera ogni giorno, tutte di animali inseriti nel contesto urbano, spesso con relazioni non esplicite. Per esempio, la capra, la prima, è sul muro di una fabbrica di fucili.
Il rinoceronte e il gorilla sono le mie preferite. Anche l’interazione dei pellicani con l’insegna è notevole.
Il lupo ululante, quasi il logo di Ciesse piumini non fosse un licaone e di mille band e pub nel mondo, essendo su supporto rimovibile, è stato ovviamente rubato dal solito avido pirla, intervenuto con rapidità. La polizia è stata chiamata, ahah, “per una parabola satellitare rubata contenente un’opera d’arte”.
Merita una considerazione il fatto che un conto è fare uno stencil su un muro al porto di, che so?, Bristol, e un conto è nelle strade di Londra, per di più pattugliate come non mai dopo gli ultimi tafferugli. Ma per fortuna è bastato un amico con la barba finta e un cappuccio anche stavolta.