È tempo di rinoceronti nell’arte contemporanea:
Appesi o che se la piglino con gli affari mediali attuali, quelli che ho visto io di recente. Ma non sono una novità, il rinoceronte sta comodo nell’arte sin da Dürer:
E anche da ben prima, spesso pure meno idealizzato. Per esempio, il rinoceronte nella grotta di Chauvet, circa trentacinquemila anni fa:
O quello simpatico e tondolone del vaso rituale in bronzo a forma di rinoceronte, 1100-1050 a.C., dinastia Shang, Cina, tendente all’ippopotamismo:
E sarebbe lunga, proseguendo con i mosaici della villa romana del Casale del III sec. d.C. e andando innanzi fino a Dalì, Warhol e Niki de Saint-Phalle e, appunto, a quelli all’inizio in luoghi pubblici, passando per la Signorina Clara dei Paesi bassi del 1741.