Ma davvero c’è bisogno di un altro appello al voto? E suo, per di più?
Sì, ce n’è bisogno. Perché è uno degli appelli più sensati mai visti e perché lui, anche al di là di questo, è uno spasso. Non posso, infatti, non celebrarlo come uno degli interpreti di Parks and Recreation, forse la serie più divertente che io abbia mai visto, massimo massimo la seconda. Non la terza. Girata con la tecnica del falso documentario, racconta le vicende del dipartimento per la manutenzione dei parchi pubblici di Pawnee, microcittà immaginaria e ridicola degli Stati Uniti. Detta così sembra una cosa gnfngnf, è invece è spassosissima (per chi ama il genere e un certo tipo di comicità e io – modestamente – la amo). Consiglio.
E poi c’è Tom Haverford, ovvero Aziz, e il suo meravigliosissimo amico Jean-Ralphio, con cui fonda la ‘Entertainment 7twenty’, fanno riunioni finanziarie parlando come Snoop Dogg e, alla fine, danno un party pazzesco per il cavallo nano di Pawnee, Li’l Sebastian. Devo rivederla tutta.
Temo occorrerà guardare Master of None, la sua nuova serie.