Si è concluso il concorsone Nikon per la fotografia macro (correttamente: macrofotografia). Una definizione comunemente accettata per macrofotografia è quella che la definisce in modo tale quando il rapporto di riproduzione con il soggetto della fotografia è ≥ 1:1: cioè quando la riproduzione fotografica è pari o maggiore alle dimensioni del soggetto rappresentato. Chiaro che, stanti così le cose, la fotografia macro mostra dettagli invisibili a occhio nudo e, in questo senso, gli insetti sono soggetti validissimi per suscitare stupore e, in generale, tutto il mondo naturale fa una figura grandiosa a questo dettaglio.
Ad esempio, la proboscide di una farfalla, tanto caruccia solo in apparenza:
La foto si è classificata quarta, meritatamente. La foto, però, che mi appassiona di più ha meritato solo una segnalazione ma, per conto mio, avrebbe dovuto essere menzionata per l’atto tecnico e vincere per la categoria miviendaridere: signori, ecco lo sguardo penetrante e furbetto del ragno salterello (Hasarius adansoni).
C’è anche un’altra foto analoga ma non mi diverte allo stesso modo.
Viva il ragno scrutatore, dunque, viva l’occhio onesto e pallato. Viva.