Quando uno dice Milano, inevitabile pensare ai suoi tram. E quando uno dice i tram di Milano, il pensiero va a un tipo particolare di tram, il cosiddetto Ventotto. Questo:
È IL tram. Per dirla precisa, il Ventotto è la serie 1500 dell’ATM, così soprannominata per l’anno di inizio produzione: nel febbraio 1928 vide la luce il secondo prototipo, il 1502 (il 1501 è dell’anno prima), e nei due anni seguenti furono prodotti 500 esemplari, da 1503 a 2002. Dal 1931, fu aggiunta una terza porta, per facilitare l’accesso al – tenetevi forte! – salottino fumatori in coda. Uoah, questo era viaggiare!
La prima colorazione (livrea) dei tram fu il verde: in alcuni casi, come questo qui sotto, fu ripristinata in tempi recenti. Infatti, la vettura 1818 fu venduta alla città di San Francisco ed è tutt’ora in uso sulla linea F, ridipinta nell’originale bi-verde nel 2007. A San Francisco si può salire su parecchi tram milanesi: 1507, 1515, 1556, 1588, 1793, 1795, 1814, 1818 appunto, 1834, 1859 e 1911, sebbene non tutte le numerazioni corrispondano.
Dall’inizio degli anni Settanta, tutti i mezzi pubblici italiani diventarono arancioni, e così i tram di Milano. Ed è così che avrei risposto io, se mi avessero chiesto il colore dei tram di Milano: arancione. Vero, ma non più.
Dal 2008, ATM ha sottoposto i tram a riverniciatura, riportando la primissima colorazione dei prototipi, ovvero la “livrea bitonale giallo-crema”.
Nel 1943, il deposito dei tram di via Custodi a Milano fu pesantemente bombardato e furono distrutte parecchie vetture, come da foto qui sotto. In realtà, fu possibile recuperare le ossature di quasi tutti i veicoli (a parte il 1624) e ricostruire gli interni, rimettendoli in servizio in breve tempo.
Tutte le vetture furono costruite dalla rinomata ditta Carminati & Toselli, società specializzata nella produzione di materiali rotabili tramviari e ferroviari, fallita poi nel 1935 a causa del fascismo. La fabbrica era tra via Procaccini e via Messina a Milano, se qualcuno è mai stato al centro culturale contemporaneo “Fabbrica del vapore” del Comune, allora l’ha vista.
Che dire? I tram sono bellissimi. Talmente bellissimi, secondo me, che sono belli anche quando non ci sono.