Mai nulla potrà compensare la perdita di Sharon Jones.
Però, per fortuna, giovani interpreti soul/funk si affacciano e fanno bello il panorama, con i loro gruppi & The Qualcosa, immancabili nel genere. Primo disco: Marta Ren con i Groovelvets, attenzione: dal Portogallo, una voce che nemmeno vedendola ci credi che non è nera, buoni fiati, ritmo travolgente, insomma tutto quello che il genere richiede. Lei governa, eccome, il tutto con grande presenza. Consigliato.
Secondo disco: Mahalia Barnes e i Soul mates. Più rock, voce complessivamente più potente ed estesa di Marta Ren, lei si mantiene più all’interno dei generi canonici: una ballatona è una ballatona, d’altra parte è australiana e meno sofisticata di Ren. Disco potente, alcuni pezzi davvero notevoli (He was a big freak, per dirne uno), consigliato anche questo.
Francesismo: due dischi possenti da muovilculouomo. Forse dire che il genere è vivo e prospera è un po’ eccessivo, però per fortuna esiste e suona bene, grazie anche a Ren e Barnes, che tengono il passo e innovano pur mantenendo quanto il soul richiede.
Dischi buoni.