Non di ciò che vedi: di ciò che vorrebbero che vedessi.
Lo dico? La realtà è bellissima, nasconde un sacco di sorprese e non ha alcun bisogno di essere sempre saturata, riempita di colori di tendenza, filtri ed effetti della minchiella, né tantomeno ha bisogno di essere illuminata in ogni sua parte. Se no, diventa irrealtà.
Non è nemmeno il caso, per la propria salute mentale, di far finta di vivere in un mondo di aurore boreali perenni e di unicorni che cagano arcobaleni, altrimenti il risveglio nel proprio letto diventerà sempre più difficile di mattina in mattina.
Ecco qualche foto social – nel senso che è stata scattata con l’apposito fine e poi finisce dove sappiamo – ovvero una signorina in atteggiamento campestre:
Persone coraggiose che raggiungono posti sperduti e fanno cose molto rischiose:
Altre due signorine in pregevole contesto naturale e dalla bellezza soffusa che si sono, evidentemente, fatte degli autoscatti:
La gioiosa atmosfera delle foto del matrimonio, quando piove fresca rugiada dal cielo in un mattino primaverile:
Un po’ di still life a scopo commerciale, in particolare le auto e le ambientazioni funzionano parecchio (qui però siamo al confine della fotografia ben fatta):
E, infine, un’elfona che invece di stare nelle pianure boschive sta al primo piano di fronte al karaoke. E non pulisce di certo i vetri.
La realtà bisogna trattarla con attenzione, bisogna volerle bene e averne cura, non fingere che sia diversa. Pazzi.