La prima, contemporanea, reincarnazione di Gesù che vorrei prendere in considerazione è Vissarion, noto all’anagrafe come Sergej Anatol’evič Torop, che nel segreto del suo salotto è stato visitato dallo Spirito Santo che gli ha comunicato la lieta novella, ovvero di essere la reincarnazione proprio di Lui.
È anche quello più attento alla sua immagine, che cura con attenzione. Cinquemila devoti nel cuore della Siberia, rigidamente vegani, guida la «Chiesa dell’Ultimo Testamento» e la sua opera consta finora di sedici volumoni.
La seconda reincarnazione, in ordine, è uno dei miei preferiti: «Il Signor Parola di Dio», noto anche come Gesù di Kitwe.
Più informale, «Il Signor Parola di Dio» vive in Zambia, ha ricevuto la rivelazione di essere Gesù a ventiquattro anni, attualmente nel tempo libero dalla professione principale guida il taxi e vive con la sua numerosa famiglia. Non è noto il numero di fedeli, ultimamente pare sia stato picchiato da dei signori che si sono qualificati come «Veri Cristiani». Se la Sua vendetta sarà terribile lo vedremo a breve.
Infiltratosi tra gli shintoisti, il Gesù giapponese, il giappoGesù, si chiama Jesus Matayoshi, noto anche come «Il solo Dio», ma con modestia.
È anche una delle figure più interessanti perché lui mira a raggiungere il potere per poi mettere in pratica il volere di Dio attraverso un processo democratico: si è quindi candidato più volte alle elezioni, una volta ha anche raccolto oltre seimila voti, e punta a diventare il segretario dell’ONU.
E quarto ma non fuori dalla trinità, Moses Hlongwane, noto anche come «Il Re dei Re», «Signore dei Signori» o più semplicemente «Gesù», ha fatto il rappresentante di gioielli in Sudafrica fino al 1992, quando è venuto a conoscenza da Dio in persona della propria natura soprannaturale.
Al momento, i discepoli sono solo quaranta (comunque più dei dodici di quello là) e celebra matrimoni in provincia, ma lui dice che è solo questione di tempo.
Infine, ecco INRI che si fa portare sullo scranno dalle giovani fanciulle con cui vive a Brasilia e che costituiscono le sue discepole. Rivelatosi nel 1979, ora a sessantanove anni si è costruito una bella casa che, giustamente, protegge con filo spinato e allarme. Perché non si sa mai, anche se sei Gesù.
Non siamo soli, in ogni continente Gesù si prende cura di noi. Io, per esempio, l’avevo incontrato a Budrio, ma chissà quanti altri ce ne sono: è quindi vero, e ora a tutti comprensibile, il fatto che sia dappertutto.
[Grazie a National geographic. Le foto sono tratte dal libro “The Last Testament” di Jonas Bendiksen].