Di solito, capita che le cose che accadono in Australia restino in Australia. Ma talvolta, per fortuna, no. Com’è successo per Courtney Barnett che è cascata sul mio piatto dei dischi alcuni mesi fa, ora è il turno di Jen Cloher, probabilmente la cantautrice australiana più interessante degli ultimi anni. Che è, anche, la moglie di Barnett, e così il cerchio si chiude.
Cloher quest’anno ha pubblicato il suo quarto disco di una decennale carriera ed è, vediamo… come dirlo?, bellissimo. L’ho comprato ieri e devo dire che l’ascolto è continuo, in particolare della seconda canzone, Analysis Paralysis: Paralysed / I’m paralysed / In paradise / While the Hansonites / Take a plebiscite / To decide / If I can have a wife. Un po’ alla Liz Phair senza gli eccessi ma con la testa, chitarra ritmica, basso, batteria e una chitarra a seguire, il disco è davvero notevole. Ecco qua, una bella tirata da oltre sette minuti:
Tra i musicisti del disco c’è anche il mio amico Kurt il Vile, che è in tour con Barnett per l’uscita del loro disco comune. Insomma, una famiglia allargata che mi dà grandissime soddisfazioni: grazie a loro. Infine, Cloher per una decina di giorni è ancora a tiro in Europa, il che di certo meriterebbe, eccome.