Una domenica di inizio agosto, verso sera, di ritorno da Aquileia, in autostrada.
Fa piuttosto caldo, per ingannare il tempo del viaggio accendo la radio e smanetto un po’, finché non capito su un serrato dialogo tra due donne, intenso, angoscioso, tra una madre – pianista, concertista – e una figlia, che recrimina nei confronti della madre nel corso di un’intera notte. Strepitoso, non parliamo più in auto, non stacchiamo le orecchie, rapiti dalla vicenda, non ci fermiamo nemmeno all’autogrill per il Positano di rito talmente l’ascolto è appassionante.
Dopo un po’, grazie ad alcune note di spiegazione del conduttore tra un dialogo e l’altro, capiamo che si tratta di un film, ‘Sinfonia d’autunno’ di Bergman con Bergman (le voci in effetti erano particolari), e la trasmissione non fa altro che ritrasmettere il film nelle parti salienti intervallate da alcune brevi spiegazioni di contesto e utili a comprendere meglio.
La trasmissione, scopro poi, si intitola ‘Il cinema alla radio‘, ovvio, è una parte della trasmissione sul cinema di Radio3, Hollywood Party, e va in onda la domenica sera.
Qui tutte le puntate in podcast, ovvero una-puntata-un-film, io per esempio in questo momento sto ascoltando (fa effetto dirlo) ‘Good Bye, Lenin!‘, nel momento in cui appare Rainer, il fidanzato della sorella di Alex e nemico del popolo. Questa cosa dei film alla radio è meravigliosa, un’intuizione davvero notevole, considerando poi che io, per dire, non mi sarei mai sognato di guardare ‘Sinfonia d’autunno‘ di Bergman, no di certo. Ascoltato, invece, è stato appassionante. Consiglio caldissimamente (la trasmissione e i film, non Bergman).