Stavo cercando di capire il valore intrinseco dei The last days of Jesus, una ridente progressive goth rock band, quando sono incappato in un altrettanto ridente festival, organizzato per la fine dell’anno nella ridente Budapest.
Come si vede, l’allegria regna.
Un festival davvero ricco e succulento è invece lo Shaky knees di Atlanta, previsto per maggio. Io segnalerei, nella lineup: Jack White, David Byrne, Tenacious D, i grandissimi Cake e l’altrettanto grande Courney Barnett, i Franz Ferdinand (c’è bisogno di dirlo?), i Parquet Courts e i sorprendenti Greta Van Fleet (sentire Talk on the street per giudicare).
A proposito di posters e di tùr, ieri l’annuncio delle ottanta date di David Byrne, che accoppia – come è uso – disco e giro di concerti, dopo parecchi anni: tre date in Italia, per chi volesse.
Ma quello che preme di più a me è questo, l’inizio del tùr dei Jet: ci sarò, non in Giappone ma ci sarò, perdio.
Andare, ascoltare, benestare.