Sulla facciata di una bella casa vicino a via Merulana a Roma, zona di pasticciacci, si ricorda che lì visse un gran pittore, di quelli bravi, il Domenichino.
Guardando meglio, la targa – tardiva assai, essendo il Domenichino di almeno un paio di secoli prima – allude a una vita complicata, in contrasto con la sua grandezza artistica.
«Domenico Zampieri bolognese / detto il Domenichino / gloria della pittura / in questa sua casa riparava / dalla guerra implacabile dell’invidia»
E fu così davvero: mite e pensoso, Domenichino tanto fu davvero grande dal punto di vista del talento e delle capacità artistiche, quanto fu schivo, lento e in perenne disagio nella sua vita quotidiana. E se uno è lì che pensa e non è molto veloce, è facile passare per pigro e ritardatello. Povero Domenichino, non gli restava che chiudersi in casa per star tranquillo.