Il neopresidente della Camera ieri ha preso l’autobus.
La notizia fa scalpore nel nostro paese e suscita sconcerto: ma come? In autobus? Ma l’autobus lo prendono solo gli immigrati… No, lo prende anche il nostro nuovo presidente della Camera, democratico e vicino al popolo.
L’85 a essere precisi, da Termini a via del Corso, zona Montecitorio. È uno di noi, finalmente, uno di noi. Certo.
Perché a ben vedere, questi sciocchini dei cinquestelle – nel furore della restituzione dei soldi ricevuti, che poi abbiamo visto come va – hanno un sito nel quale rendicontano ogni singola spesa: questo. E qui è facile consultare le spese per i mezzi di Fico nel 2017: 22,50 euro per bus/metro, 2.486,24 euro per i taxi. Non è che l’autobus sia tra i suoi mezzi preferiti.
Quello che è come noi, tra l’altro, paga 1.400 euro di affitto al mese e 450 euro di spese per la casa, e qui comincia a essere mica tanto uno di me. Ma questa è un’amenità.
Il succo del mio ragionamento, piuttosto, è: invece di fare sceneggiatine in favore di telecamera – vedi l’arrivo in autobus – studiate, o cinquestellati, il modo di fare una finanziaria equa e in aiuto dei meno abbienti, redistribuendo carichi fiscali e risorse. Questo conta e questo aiuta le persone, non le scemenze. E se ci riuscirete, caro Fico, potete tranquillamente viaggiare in taxi dorato, ve lo paghiamo volentieri.