Forse nemmeno un’ora di lettura, qualche decina di pagine per quello che è un vero gioiello dal punto di vista dell’intreccio e della struttura: Katherine Kressmann Taylor, Destinatario sconosciuto.
Si tratta di un romanzo epistolare pubblicato nel 1938 su una rivista americana, Story, e poi come libro autonomo, che riscosse un immediato successo per poi essere dimenticato e riscoperto negli anni Novanta. Oltre alla lettura in sé, un testo del genere – 1938, lo ricordo – dimostra come negli Stati Uniti fossero perfettamente a conoscenza di ciò che stava succedendo in Germania in quegli anni.
Bastava volerlo sapere.
Ogni tanto, oltre a leggerti sempre, sbircio la parte delle letturine, perché per me è miniera di cose belle o importanti da mettere in lettura.
E questo è un ottimo consiglio.
Appena finita, mi conferma la sensazione di sempre con questo genere di letture: farle e rifarle.
Grazie.
Ne sono contento, in effetti è il motivo per cui raccolgo queste cose: condividere. Solo che, spesso, quando accade che qualcuno apprezzi, non si prende la briga di farmelo sapere. In questo caso, per fortuna, no: grazie, quindi.