you’re lucky lucky you’re so lucky (aimtu)

Il mio programma musicale-dal-vivo di questo breve periodo prevede: Courtney Barnett, Franz Ferdinand, Roger Waters e Jet. Primi due fatti, ieri sera FF.
Che i FF fossero delle macchine da muovilculo si sapeva, basta pescare quasi qualsiasi pezzo della loro, ormai consistente, discografia. Ne cito dodici, per dire: “Right Action”, “Darts of Pleasure”, “Bullet”, “Eleanor Put Your Boots On”, “The Fallen”, “Walk Away”, “No You Girls”, “Matinee”, “Do You Want To”, “Take Me Out”, “Lazy boy”, “Jacqueline”.
Il bello è che lo sono anche dal vivo, tre chitarre due tastiere bassobatteria, trascinanti mica poco, persino quando Kapranos tra una canzone e l’altra sostiene che il lago di Garda è uguale a Glasgow: preciso. Forse pure di più dal vivo, con tutti quei saliscendi e riprese e salti nella loro musica, uno spasso, piano poi forte poi su poi giù. Basta aspettare il secondo 19 di “Do You Want To”, uno degli esempi eclatanti.

Per celebrare, perché i miei prossimi due giorni saranno alla loro insegna, un po’ di Ulysses:

E nel tempo non sbagliano quasi un colpo, tanto che l’ultimo disco, Always ascending, è bellissimo, esattamente come tutti gli altri negli ultimi quattordici anni.
Se ne serve ancora, un po’ di Do you want to.

Viva!

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