Uno degli aneddoti di Bill Bryson che mi diverte è questo (da “In un paese bruciato dal sole. L’Australia”):
“La mia storia preferita su un animale scomparso, comunque, risale in qualche modo a un’epoca ancora precedente. Riguarda un naturalista del XIX secolo, tale Gerard Krefft, il quale nel 1857 catturò due rarissimi cheropi. Purtroppo per la scienza e per i cheropi, poco dopo Krefft sentì i morsi della fame e se li mangiò. Per quanto è possibile sapere, si trattava degli ultimi due esemplari della specie. Di certo da allora nessuno ne ha visti in giro altri. Krefft, incidentalmente, venne poi nominato direttore dell’Australian Museum di Sydney, ma ricevette l’invito a trovarsi un altro impiego allorché saltò fuori che arrotondava lo stipendio vendendo cartoline pornografiche”.
E così conclude:
“Sono sicuro che da qualche parte qui ci dev’essere una morale”.
Sono d’accordo, deve esserci.
Il cheropo, giusto per saperlo a questo punto, è il chaeropus ecaudatus, volgarmente noto come, ihih, ‘bandicoot dai piedi di porco‘, un curioso marsupio australiano dotato di due dita funzionali munite di unghie simili a zoccoli.
Questo mese, all’Australian Museum di Sydney, è di scena il mammuth.