Dopo aver letto Questa pazza fede. L’Italia raccontata attraverso il calcio di Tim Parks, raccontone in cui – capitolo per capitolo – lo scrittore inglese narra il campionato del Verona in serie A 2000-2001, i butei dell’Hellas Verona mi son simpatici.
Sarà la vicinanza, sarà una certa comunanza culturale, sebbene ovviamente loro rigurgitino atteggiamenti fascisti e razzisti qua e là, sento una certa comunione. Un po’ come accade con certi parenti, che sono tuoi anche se non li apprezzi troppo e, in qualche maniera, gli vuoi bene.
Ma quando accade che esprimano il loro genio, allora son contento di non esser troppo lontano. Per esempio, quando in curva esposero questo supremo, sommo, altissimo striscione:
Perché proprio quell’anno il Verona (scusate: l’Hellas Verona, non sbagliare) disputò lo spareggio per la salvezza contro la Reggina. E Dio non la salvò ma, guarda te, salvò l’Hellas. Gloriaddei.
E come non intenerirsi quando Gloria, dei butei del gruppo 1 luglio 2004, va a vedere la Gioconda e decide di farsi una bella foto da mandare ai ragazzi (con didascalia: “Sullo sfondo (naturalmente in secondo piano) la Gioconda di Leonardo da Vinci“)?
Per il libro di Parks, molto divertente a tratti, valga come recensione la lettera di una signora di mezza età di Birmingham, riportata nell’introduzione:
“Se avessi capito anche solo per un momento che il libro parlava di calcio”, scrisse, “non l’avrei mai comprato, non mi sarei mai sognata di comprarlo. Odio il calcio. Pensavo che fosse uno dei suoi bei libri sull’Italia. Ma dopo poche pagine mi è piaciuto. Mi piacciono tantissimo le persone di cui parla. E alla fine ero davvero in pena per la possibile retrocessione. Da non credere!”.
“Vogliamo Laursen Re”.