Ceronetti se n’è andato, da novantenne come è nell’ordine delle cose. Indigente, beneficiario di Bacchelli, e questo no, questo non avrebbe dovuto essere.
Marziale, Giovenale, Catullo, Orazio, il libro di Giobbe sono alcune delle sue magistrali traduzioni, ma è con Un viaggio in Italia e il di poco successivo Albergo Italia, i suoi piccoli e straziati saggi di viaggio nel nostro paese, che io son venuto su e mi sono educato. Male o bene che sia, questo non dipendeva da lui, ovvio.
E io gliene sono grato.