L’uomo ucciso a Pesaro il 25 dicembre scorso con trenta, 30!, colpi di pistola in mezzo a una strada non era una persona qualsiasi: bensì, il fratello di Girolamo Biagio Bruzzese, esponente di una cosca della ‘ndrangheta, il quale nel 2003 aveva deciso di collaborare con la giustizia.
Era, quindi, una persona sotto la protezione dello Stato.
Eccolo, lo Stato.
Ora (domanda retorica, attenzione): qual è il messaggio – chiarissimo! – che arriva agli uomini di qualsiasi tipo di delinquenza organizzata? Non parlate, perché lo Stato non vi protegge più. E lo Stato, spudorato pure, dichiara lo stesso giorno: «Possono tener duro ancora qualche mese o qualche anno, ma Mafia, camorra e ‘ndrangheta saranno cancellate dalla faccia di questo splendido paese, ce la metteremo tutta». Ma son parole, contano i fatti, chi ascolta lo sa benissimo.
Messaggio arrivato a chi di dovere.