“Tutti gli occhi si erano alzati verso il sommo della chiesa, ciò che vedevano era straordinario. In cima alla galleria più elevata, più in alto del rosone centrale, c’era una grande fiamma che montava tra i due campanili, con turbini di scintille, una grande fiamma disordinata e furiosa di cui il vento a tratti portava via un limbo nel fumo”.
Victor Hugo, Notre Dame de Paris (1831)
Da sempre gli edifici, le chiese e i teatri, bruciano o vengono distrutti, i soldati di Napoleone non fecero di meno a Notre-Dame. Come capitò alla Fenice, al Petruzzelli, alla cappella della Sindone in tempi recenti. Aver salvato la struttura ed evitato il coinvolgimento di altri edifici è già stato moltissimo.
Ora si tratta di ricostruire, forse al netto di Viollet-le-Duc e, quindi, più vicino all’originale. Ciò non toglie nulla, purtroppo, al dolore e all’impressione di quanto abbiamo visto ieri e stanotte.