(Comunque ci penso). Il primo marzo 1995 Daniele Silvestri pubblicò il suo secondo album: Prima di essere un uomo. Bel disco, pieno di cose (L’uomo col megafono, Le cose in comune, L’Y10 bordeaux per dire le prime tre), lui una sorpresa e una conferma per tutti gli anni a venire.
In quel disco, verso il fondo, c’è un pezzo che parte piano, poi schitarra, poi contiene tutte le cose tipiche del Silvestri del poi (il nastro che si ferma, la domanda deleteria, il bridge parlato, l’arguzia e il gioco di parole e così via) ed eccolo qua.
Sì… nceramente non dico niente. Bello, in questi giorni, ad ascoltarlo mentre si cammina si prende il ritmo, un po’ molleggiato.