The
B. Site of the
Moon
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trivigante
2006 |
|
Un morto e la
partenza.
Ieri
è morto Kapuscinski,
che trivigante amava molto, in particolare
Imperium.
Anche se trivigante ha la tendenza a dimenticare i
libri, il contenuto almeno, ne ha un ricordo molto
ricco e appassionato.
Probabilmente perché con
Kapuscinski condivide la passione per i
resoconti di viaggio e di scoperta, con l'approccio
del viaggiatore alla ricerca della sintesi e del
racconto, alla Erodoto per fare un nome da poco.
Al di là della tristezza intrinseca, in questi
giorni sono molto preso da un lavoro che compio a
quattro mani con Bergomazzi, lavoro che non prevede
balli demoniaci né stupri di papi, ma una discreta
quantità di fatichina per un esito glorioso.
Nonostante questo impegno (gradito, ci mancherebbe),
trivigante sparirà per cinque giorni perché è stato
invitato in visita ufficiale dal
sultano del Marocco e
dalle sue cinquantadue mogli, soprattutto, per
godere della loro splendida ospitalità e dei
turbo-cammelli per cui vanno famosi.
Questo per dire che mi assento per qualche giorno,
poi il b.site riprenderà come ai bei tempi.
Ma non credo qualcuno avrà crisi di astinenza. Tutt'altro.
Orvuar, monamis. |
Parodia.
Di
Second Life si sa tutto, non sarò certo io a
dire niente di nuovo.
Invece,
molto molto più ganza è la parodia di
Get a First Life: prototipo di mondo in 3d senza
problemi di ritardo nella risposta del server, lo
slogan è: "esci e fatti una
vita". Per avere una seconda vita, è il caso
di averne una prima.
Sensazionali gli inviti: "fornicate usando i vostri
veri genitali", "scopri dove realmente vivi",
"accedi al tuo armadio per costruire il tuo look di
Prima Vita". Bravo, una delle cose che piacciono
molto a trivigante. |
I materassi negli
alberghi.
Hanno
sempre una macchia al centro, di solito gialla. Ora:
io ho condotto un'indagine approfondita e ho chiesto
a tutte le persone degne di fiducia che conosco se
abbiano mai sporcato un materasso in albergo, in
qualche modo.
Nessuno ha mai sporcato un materasso in un albergo,
mai successo.
Ne segue un'evidente conclusione: i materassi degli
alberghi vengono prodotti così, con una macchia
gialla al centro. E' un fatto. |
Tutti a Sealand.
E'
bastato l'annuncio della messa in vendita del
Principato di
Sealand (cfr. b.site 01/08/06 e 11/01/07) che le
cose hanno cominciato a mettersi in moto:
The Pirate Bay, noto sito di p2p e aspirante
partito politico, ha annunciato il progetto di
acquistare il principato extra-territoriale, per
impiantarvi un bel po' di servers e darci dentro di
brutto con lo scambio di files. Anche Napster, ai
tempi, ci aveva pensato, ma non se ne fece nulla.
Data la cifra abnorme richiesta per l'acquisto, si
sta pensando a una collettona tra utenti della rete.
In cambio, p2p libero e cittadinanza. |
Inno a Satana.
1863,
pubblicato due anni dopo, l'Inno
a Satana fa di Giosuè
Carducci il nume tutelare di
trivigante,
bergomazzi,
Mr. L. e
Mr. A., e tutti quanti
i demoniaci imbestemmiati che vagolano dentro queste
pagine.
Agramainio, principio del male e della ribellione
nella mitologia iranica, Adone, allegoria della
primavera e della natura e della natura fiorita,
Astarte, dea fenicia del piacere, alchimisti e
maghi, insomma, tutto quello che serve. Ecco l'inno:
A te, de
l’essere
Principio immenso,
Materia e spirito,
Ragione e senso;
Mentre ne’ calici
Il vin scintilla
Sí come l’anima
Ne la pupilla;
Mentre sorridono
La terra e il sole
E si ricambiano
D’amor parole,
E corre un fremito
D’imene arcano
Da’ monti e palpita
Fecondo il piano;
A te disfrenasi
Il verso ardito,
Te invoco, o Satana,
Re del convito.
Via l’aspersorio,
Prete, e il tuo metro!
No, prete, Satana
Non torna in dietro!
Vedi: la ruggine
Rode a Michele
Il brando mistico,
Ed il fedele
Spennato arcangelo
Cade nel vano.
Ghiacciato è il fulmine
A Geova in mano.
Meteore pallide,
Pianeti spenti,
Piovono gli angeli
Da i firmamenti.
Ne la materia
Che mai non dorme,
Re de i fenomeni,
Re de le forme,
Sol vive Satana,
Ei tien l’impero
Nel lampo tremulo
D’un occhio nero,
O ver che languido
Sfugga e resista,
Od acre ed umido
Pròvochi, insista.
Brilla de’ grappoli
Nel lieto sangue,
Per cui la rapida
Gioia non langue,
Che la fuggevole
Vita ristora,
Che il dolor proroga,
Che amor ne incora.
Tu spiri, o Satana,
Nel verso mio,
Se dal sen rompemi
Sfidando il dio
De’ rei pontefici,
De’ re crüenti;
E come fulmine
Scuoti le menti.
A te, Agramainio,
Adone, Astarte,
E marmi vissero
E tele e carte, |
Quando
le ioniche
Aure serene
Beò la Venere
Anadiomene.
A te del Libano
Fremean le piante,
De l’alma Cipride
Risorto amante:
A te ferveano
Le danze e i cori,
A te i virginei
Candidi amori,
Tra le odorifere
Palme d’Idume,
Dove biancheggiano
Le ciprie spume.
Che val se barbaro
Il nazareno
Furor de l’agapi
Dal rito osceno
Con sacra fiaccola
I templi t’arse
E i segni argolici
A terra sparse?
Te accolse profugo
Tra gli dèi lari
La plebe memore
Ne i casolari.
Quindi un femineo
Sen palpitante
Empiendo, fervido
Nume ed amante,
La strega pallida
D’eterna cura
Volgi a soccorrere
L’egra natura.
Tu a l’occhio immobile
De l’alchimista,
Tu de l’indocile
Mago a la vista,
Del chiostro torpido
Oltre i cancelli,
Riveli i fulgidi
Cieli novelli.
A la Tebaide
Te ne le cose
Fuggendo, il monaco
Triste s’ascose.
O dal tuo tramite
Alma divisa,
Benigno è Satana;
Ecco Eloisa.
In van ti maceri
Ne l’aspro sacco:
Il verso ei mormora
Di Maro e Flacco
Tra la davidica
Nenia ed il pianto;
E, forme delfiche,
A te da canto,
Rosee ne l’orrida
Compagnia nera,
Mena Licoride,
Mena Glicera.
Ma d’altre imagini
D’età piú bella
Talor si popola
L’insonne cella. |
Ei, da
le pagine
Di Livio, ardenti
Tribuni, consoli,
Turbe frementi
Sveglia; e fantastico
D’italo orgoglio
Te spinge, o monaco,
Su ’l Campidoglio.
E voi, che il rabido
Rogo non strusse,
Voci fatidiche,
Wicleff ed Husse,
A l’aura il vigile
Grido mandate:
S’innova il secolo,
Piena è l’etate.
E già già tremano
Mitre e corone:
Dal chiostro brontola
La ribellione,
E pugna e prèdica
Sotto la stola
Di fra’ Girolamo
Savonarola.
Gittò la tonaca
Martin Lutero;
Gitta i tuoi vincoli,
Uman pensiero,
E splendi e folgora
Di fiamme cinto;
Materia, inalzati;
Satana ha vinto.
Un bello e orribile
Mostro si sferra,
Corre gli oceani,
Corre la terra:
Corusco e fumido
Come i vulcani,
I monti supera,
Divora i piani;
Sorvola i baratri;
Poi si nasconde
Per antri incogniti,
Per vie profonde;
Ed esce; e indomito
Di lido in lido
Come di turbine
Manda il suo grido,
Come di turbine
L’alito spande:
Ei passa, o popoli,
Satana il grande.
Passa benefico
Di loco in loco
Su l’infrenabile
Carro del foco.
Salute, o Satana,
O ribellione,
O forza vindice
De la ragione!
Sacri a te salgano
Gl’incensi e i vóti!
Hai vinto il Geova
De i sacerdoti. |
|
Collocazione
politica.
Tempo
fa, sotto elezioni, avevo segnalato un test per
stabilire la propria posizione topografica rispetto
alle collocazioni presunte dei partiti politici
italiani (qui).
Oggi ne ho trovato uno che prescinde dalle posizioni
dei partiti e offre la misura della posizione
politica personale su due assi di valutazione:
economia (socialismo - liberismo) e libertà civili (libertarismo
- autoritarismo).
Eccolo. Dovrebbe dire quello che già sapete, in
teoria. E
qui uno similare più utile se dentro di voi vive
un sudamericano o un gringo latino. |
Amenità e
cacchiate.
Fare le moltiplicazioni senza saper
fare le moltiplicazioni e senza la macchina per fare
le moltiplicazioni:
ecco il metodo. Nel frattempo,
Boato e
Spini presentano proposte di legge sulla libertà
religiosa e sui rapporti Stato-Chiesa; il Ministro
Ferrero, valdese e rifondarolo,
commenta; la Chiesa
si incazza; Ferrero e la CEI
litigano e si graffiano tutti. Un tizio
freddoloso, intanto, suggerisce un
metodo per riscaldare il bagno in pochi secondi,
rischiando moderatamente di dare fuoco alla casa.
Suo fratello, o analogo buffoncello, disquisisce
largamente sull'utilizzo
dei bagni pubblici e spiega come sopravvivere
alle contaminazioni. Poi c'è stata la sentenza
definitiva su Ustica e Paolo Guzzanti ha proposto il
suo sempre reazionario e sconclusionato
commento (non l'ho letto, l'ha fatto Mr. L. per
me, chissà come mai va a ravanare nel sito di
Guzzanti?); per riequilibrare la cosa,
qui sono disponibili le registrazioni audio e le
trascrizioni delle telefonate tra le diverse basi
militari che avevano sullo schermo il DC9 Itavia il
27 giugno 1980. Passando a cose più amene, il
b.site del 1 agosto 2006 riportava un sagace
pezzullo sul Principato di Sealand: bene, ora
è in vendita, paradiso fiscale e agevolazioni
comprese. Non sempre nuovo è meglio:
sito bellissimo che raccoglie le versioni
passate dei principali softuerini, scaricabili
tranquillamente, per tornare, in qualche caso, sui
propri passi. Va per la maggiore, in ambito "pubblicazione
di romanzi del secolo rimasti nei cassetti di
aspiranti scrittori", il
print-on-demand, vale a dire si stampa una copia
di un libro solo quando viene richiesta da un
cliente interessato, abbattendo i costi di
distribuzione e produzione. Merceologicamente
discutibile, letterariamente pure, informaticamente
perfetto. Un po' di
Scozzari per stemperare questa tremenda tensione
che ci avviluppa. Bene, ora possiamo passare al
meglio del web 2.0,
eccolo. Se non sapete cosa sia il web 2.0, è
probabile che siate un filino poco aggiornati sugli
ultimi sviluppi della rete e sulle piattaforme
Apache: niente di grave, direi, aggiornatevi
qui. Esempio pratico: un
motorino di ricerca visuale. Per oggi, credo
possa bastare. O, almeno, basta a me. |
Gli uomini sono
dei maiali.
Sono alcuni giorni che la tensione
demoniaca e imbestemmiata è decisamente in calo e
così, tanto per riqualificare il tono delle nostre
giornate, io e Bergomazzi abbiamo deciso di fare
qualche incursione in rete a seminare zizzania e
raccogliere tempesta.
Ieri, per sollazzo, ci siamo iscritti alla
ciàt di Libero, luogo sufficientemente generico
e nazional-popolare per i nostri turpi scopi.
Abbiamo stabilito un copione di massima (dopo un po'
di convenevoli, uno dei due avrebbe cominciato a
dare di matto, trattenuto a fatica dall'altro) e
abbiamo assunto le nostre mascherate identità: io
busarella e lui
laura.k.
Ebbene
sì, identità femminacee per entrambi, per il
semplice fatto che ci dà molte più possibilità di
interazione, essendo le ciàt frequentate per lo più
da maschi adolescenti. La mia, poi, suggerisce
abitudini perverse. Lasciamo le considerazioni
etiche e moralistiche ai pretuncoli e ad altri
luoghi, noi siamo indemoniati e imbestemmiati,
facciamo cose turpi senza remore.
Scelta una stanza più o meno a caso, entro in ciàt
in attesa di laura.k.
Sto osservando - senza nulla scrivere - cosa succede
nella stanza, sempre in attesa del
Bergomazzi-in-versione-gnugna-indemoniata, quando
cominciano ad aprirsi sei o sette pop-up di
ciattatori che vogliono parlare con me in privato.
Cazzuola, neanche il tempo di presentarmi... mi sa
che è il nick che genera l'effetto-miele. Prima
domanda invariabile di tutti i mosconi che mi
insidiano: "sei maschio o femmina?". Con
qualcuno faccio la sostenuta: "che differenza fa?"
(lo so che fa una differenza bestiale, lo so, ma sto
cercando di entrare nella parte). Seconda domanda
invariabile da parte dei maschioni: "quanti anni
hai?". Sono sotto osservazione: genere, età,
chiaro che stanno valutando anche la mia
disponibilità e la mia maialaggine.
Nel frattempo si aprono almeno altre dieci ciàt
private. Decido di chiuderle tutte e di tenerne solo
due: marchetto00 e
ziopitale, un po' a
caso. Questi me li lavoro, tutti gli altri li
rifiuto (e giuro che è un continuo, sono tantissimi,
e non ho ancora scritto nulla in ciàt...).
Laura.k, nel frattempo,
non riesce a collegarsi e mi lascia da sola a
zoccoleggiare tra i maschioni.
Dai, Bergomazzi, non mi mollare qui in preda alle
jene, su. Ho paura, sento tanto freddo. Sono sola.
Scelgo la linea della sincerità con
ziopitale, tiro un
sospirone, e dichiaro la mia età, trentatre. E cosa
fa lo stronzo maiale porco maschio? Chiude la ciàt.
Maccazzo, gli uomini sono tutti uguali, tutti
maiali, basta che superi i trenta e ti trattano come
una scarpa vecchia, sono umiliata.
Sono in ciàt da sei minuti e già non ho più voglia
di avere un figlio da un uomo.
E laura.k non arriva.
Proseguo con marchetto00,
mentre attendo. Lui sonda il terreno, mi chiede di
dove sono esattamente (siamo in una stanza per
utenti della stessa provincia) e poi mi chiede che
lavoro faccio. Io mi ero preparata alla domanda, e
sono un'estetista. Lui ha un negozio di vernici sul
lago. Pare molto interessato alla mia professione e
non resiste più di due righe: "ma va ancora
rasarsi la patatina?".
Occazzo, ma avete il chiodo fisso? Patatina?
Ma come ciatta, questo? Fingo professionalità senza
avere alcuna idea di ciò di cui sto parlando: "Noooo,
sei matto? Adesso va la depilazione alla brasiliana,
con il triangolino, oppure va per la maggiore l'epilazione
inguinale Klaidermann, cioè lasciando una piccola
rosellina con il gambo e una piccola stellina".
Invento. Sembra affascinato, è evidente che
l'argomento lo interessa. A me molto meno, devo
dire, ma lo assecondo. Mi vede spigliata e sgamata e
lui tracima: "è bellissimo parlare con te, tu non
sei come le altre fighe di legno (?!) tu sei
gentile e mi capisci". Sono basita. "Non ho
mai incontrato in chat una come te". Testuale, e
ciattiamo da otto, dico otto, minuti.
Che non abbia mai incontrato una come me è
probabile, ma di certo questo ci ha il superlativo
praecox.
Bergomazzi, porcocane, se non arrivi entro cinque
secondi giuro che gliela dò.
Improvvisamente, ho voglia di qualcosa di dolce,
oggi mi sento bella.
Mentre continuano ad aprirsi pop-up di ciàt private,
che rifiuto (ma siete assatanati?),
marchetto00 mette in
campo le sue tecniche di seduzione: denigrazione del
luogo ("qui sono tutti
volgari
e poco interessanti"), dimostrazione di
competenza tecnica ("graficamente, poi, questa
chat fa schifo"), invito ad appartarsi ("usi
mica msn? potremmo vederci di là").
Io non abbocco ("è la prima volta che ciatto, non
me ne intendo, non ho msn, non so cosa sia"), lo
so cosa vuole da me. E laura.k
non arriva. Per oggi basta, lo saluto
cordialmente, gli dico che devo scappare a lavorare
(pelare patatine) e lui rompe gli argini: "come
farò senza di te? promettimi che domani ci sarai, ho
bisogno di parlare con te, non ho mai incontrato una
come te...".
Piano, tizio, vacci piano. Saluto e chiudo.
Prima considerazione: se sei
marchetto00 e stai leggendo questa, scusami,
ti ho ingannato. Per farmi perdonare, hai diritto a
una seduta di depilazione gratuita dalla mia collega
laura.k (io no, sono
troppo emotivamente coinvolta).
Seconda considerazione: è rimandato l'esperimento
iniziale di seminare il panico in ciàt, forse a
oggi, chissà, queste conversazioni mi hanno però
spalancato baratri che immaginavo solo da lontano e
che potrebbero essere utilizzati in qualche modo. Ci
penserò. Di sicuro, non mi stupisce che le donne
latitino dalle ciàt, con certi maiali in giro.
Terza considerazione: se sei
ziopitale e stai leggendo questa, mi auguro
che ti si rattrappisca il pinolo e ti si riempia la
scatola cranica di sugna bavosa, che tua nonna ti
vomiti addosso e che ti graffi tutta la tua gran
faccia di cacca, cafone che non sei altro. Uff, l'ho
detto. |
Borat? Mahir,
piuttosto.
Se
ci pigliamo la Turchia in Europa, uno dei possibili
vantaggi potrebbe essere che ci pigliamo anche il
sommo e funesto Mahir Cagri,
parodia di sé stesso e Borat d'antan. Dopo
essersi inventato il motto personale I kiss you,
utilizza un accorto inglese da squilibrato e propone
un portfolio fotografico degno di un cantante
portoricano che ha vinto alla lotteria televisiva di
capodanno. Ma qual'è lo scopo, davvero, del tenero
Mahir da Izmir, Turchia?
Non la notorietà, non assumere la guida spirituale
del popolo turco, bensì - con evidenza - conquistare
gnugne in tutte le forme e colori disponibili.
Prima di tutto si fa una bella
homepage (qui
la vecchia versione), in cui si descrive: gli piace
la musica e suona "many many music enstrumans",
ama la vita sana e pratica "sport, swiming,
basketball, tenis, volayball, walk" scansando
scientificamente le doppie (chi non ama la
palavoilo?), e la sua professione è "jurnalist,
music and sport teacher, I make psycolojy doctora".
E fin qui le credenziali, tutte ottime, uomo
sportivo, colto e di sani principi. Ora si scopre:
gli piace "to take foto-camera (amimals,
towns,
nice nude models and peoples)", chiaro, a chi
piace fotografare le modelle brutte e vestite?
Informa che è alto e in forma, ha "eyes green"
e, importante "I live alone!!!!!!!!!". Colto
l'ammiccamento? Poi si accorge di avere esagerato,
forse, e butta lì un sobrio e svenevole "I like
to be friendship from different country ..",
spiegando che se qualcuno vuole andare a trovarlo "She
can stay my home ........".
Chiaro il pronome?
Il tenero Mahir, per
fare nuove amichevoli conoscenze (me lo immagino
nella sua stanzetta che sogna di essere assalito da
orde di vichinghe bionde vestite da casalinga
porcona), ha messo anche il suo numero di telefono
sul sito (+90 535 293 00 04, +90 232 461 13 81).
Come forse sperava, è diventato qualche tempo fa un
fenomeno della rete e il suo sito ha ricevuto
trecentoventimila visite in un giorno solo.
Va da sé che ha dovuto cambiare numero di telefono.
E ora, in ordine sparso:
attestazione di amore per Mahir,
Mahir sull'Enterprise e
Mr. T. arrabbiato con Mahir. Sono in attesa di "Mahir
contro Ali Agca", "La città delle donne di Mahir" e
di "Dolmen e Mahir".
Nell'attesa spasmodica, io e Bergomazzi ci
consoliamo con un tipico sotto-prodotto della nostra
cultura:
Super Greg, da uonderful diggei. Yap! Plei da
SupaGreg gheim! |
Paolo Braccini,
partigiano.
Di anni 36, docente
universitario, nato a Canepina (Víterbo) il 16
maggio 1907. Incaricato della cattedra di
zootecnia generale e speciale all'università di
Torino, specializzato nelle ricerche sulla
fecondazione artificiale degli animali presso
l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte
e della Liguria, nel 1931 allontanato dal corso
allievi ufficiali per professione di idee
antifasciste; all'indomani dell'8 settembre 1943
abbandona ogni attività privata ed entra nel
movimento clandestino di Torino; è designato a far
parte del I° Comitato Militare Regionale Piemontese
quale rappresentante dei Partito d'Azione; pur
essendo braccato dalla polizia fascista, per quattro
mesi dirige l'organizzazione delle formazioni GL.
Arrestato il 31 marzo 1944 da elementi della
Federazione dei Fasci Repubblicani di Torino, mentre
partecipa ad una riunione del CMRP nella sacrestia
di San Giovanni in Torino. Processato nei giorni
2-3 aprile 1944, insieme ai membri del CMRP, dal
Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato.
Fucilato il 5 aprile 1944 al Poligono Nazionale del
Martinetto in Torino, da plotone di militi della GNR,
con Franco Baibís ed altri sei membri del CMRP. Medaglia d'Oro al Valor Militare.
3 aprile 1944
Gianna, figlia mia adorata,
è la prima ed ultima lettera che ti scrivo e scrivo
a te per prima, in queste ultime ore, perché so che
seguito a vivere in te.
Sarò fucilato all'alba per un ideale, per una fede
che tu, mia figlia, un giorno capirai appieno. Non
piangere mai per la mia mancanza, come non ho mai
pianto io: il tuo Babbo non morrà mai. Egli ti
guarderà, ti proteggerà ugualmente: ti vorrà sempre
tutto l'infinito bene che ti vuole ora e che ti ha
sempre voluto fin da quando ti sentì vivere nelle
viscere di tua Madre. So di non morire, anche perché
la tua Mamma sarà per te anche il tuo Babbo: quel
tuo Babbo al quale vuoi tanto bene, quel tuo Babbo
che vuoi tutto tuo, solo per te e del quale sei
tanto gelosa.
Riversa su tua Madre tutto il bene che vuoi a lui:
ella ti vorrà anche tutto il mio bene, ti curerà
anche per me, ti coprirà dei miei baci e delle mie
tenerezze. Sapessi quante cose vorrei dirti ma
mentre scrivo il mio pensiero corre, galoppa nel
tempo futuro che per te sarà, deve essere felice. Ma
non importa che io ti dica tutto ora, te lo dirò
sempre, di volta in volta, colla bocca di tua Madre
nel cui cuore entrerà la mia anima intera, quando
lascierà il mio cuore.
Tua Madre resti sempre per te al di sopra di tutto.
Vai sempre a fronte alta per la morte di tuo Padre. |
Giordano Cavestro
(Mirko), diciotto anni,
partigiano.
Di
anni 18, studente di scuola media, nato a Parma il
30 novembre 1925. Nel 1940 dà vita, di sua
iniziativa, ad un bollettino antifascista attorno al
quale si mobilitano numerosi militanti; dopo l'8
settembre 1943 lo stesso nucleo diventa centro
organizzativo e propulsore delle prime attività
partigiane nella zona di Parma. Catturato il 7
aprile 1944 a Montagnana (Parma), nel corso di un
rastrellamento operato da tedeschi e fascisti,
tradotto nelle carceri di Parma. Processato il 14
aprile 1944 dal Tribunale Militare di Parma,
condannato a morte, quindi graziato condizionalmente
e trattenuto come ostaggio. Fucilato il 4 maggio
1944 nei pressi di Bardi (Parma), in rappresaglia
all'uccisione di quattro militi, con Raimondo
Pelinghelli, Vito Salmi, Nello Venturini ed Erasmo
Venusti.
Parma,
4-5-1944
Cari compagni, ora tocca a noi.
Andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi
compagni caduti per la salvezza e la gloria
d'Italia.
Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma
l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella.
Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono
come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro
che vuol fare più vittime possibile.
Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia
che è così bella, che ha un sole così caldo, le
mamme così buone e le ragazze così care.
La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che
servirà da esempio.
Sui nostri corpi si farà il grande faro della
Libertà. |
Vito Salmi (Nino),
diciannove anni, partigiano.
Di anni 19, tornitore,
nato a Monteveglio (Bologna) il 15 ottobre 1924. Dal
Febbraio 1944 partigiano della 142^ Brigata
d'Assalto Garibaldi, prende parte ai combattimenti
di Montagnana (Parma). Catturato a Montagnana nella
seconda metà dell'aprile 1944, per opera di fascisti
e tedeschi che, guidati da un delatore a conoscenza
della parola d'ordine, lo sorprendevano nel sonno
insieme ad una cinquantina di partigiani; tradotto
nelle carceri di Parma. Condannato a morte dal
Tribunale Militare di Parma e quindi graziato
condizionalmente e trattenuto come ostaggio.
Fucilato il 4 maggio 1944 nei pressi di Bardi
(Parma), in rappresaglia all'uccisione di quattro
militi, con Giordano Cavestro ed altri tre
partigiani.
Caro babbo,
vado alla morte con orgoglio, sii forte come lo sono
stato io fino all'ultimo e cerca di vendicarmi. Per
lutto porta un garofano rosso. Ricevi gli ultimi
bacioni da chi sempre ti ricorda. Tuo figlio
Vito.
Saluti a tutti quelli che mi ricordano.
Vendicatemi. |
Un trivigantista
in Uruguay.
Mr. L.,
trivigantista della prima ora, è andato in Uruguay
qualche tempo fa, e ha portato con sé la sacra
sindone di trivigante per la conversione delle
popolazioni sudamericane. Ha fatto qualche foto e ne
ha fatto un album interessante, che trovate
qui. Ecco la presentazione, sua:
"Stretto
com'è tra Argentina e Brasile, l'Uruguay mai prima
d'ora aveva attirato la mia attenzione tanto da
entrare nel novero dei "luoghi che vorrei visitare".
Nella mia profonda ignoranza, poi, era finora a me
noto solo per:
- aver dato i natali ad Alvaro "Il Chino" Recoba,
(più) croce (ch)e delizia del tifo nerazzurro;
- aver battuto i Brasiliani al Maracanà nella finale
dei mondiali di Brasile 1950.
Per ovviare a questa mia ignoranza e per il naturale
fascino che ispira il poter recarsi nell'altro
emisfero, al grido di "Quando ma mi ricapiterà", mi
sono aggregato al gruppo di over-cestisti che colà
si recavano per disputare un torneo internazionale
di
Maxi-Basket a Punta del Este.
Di seguito, il resoconto fotografico del mio,
purtroppo, limitato nel tempo (12 giorni in tutto,
viaggio compreso) e nello spazio (costa atlantica e
Rio de la Plata) soggiorno uruguagio.
Mr. L.
Per onestà intellettuale, trattasi più che altro di
una cernita di tutto il materiale prodotto: sono
compresi gli scatti anche degli altri
cesto-turisti".
Noi auspichiamo, appena possibile, qualche riga
di descrizione delle immagini, tanto per afferrare
qualcosina di più. Nel frattempo, apprezziamo molto
(e sopravvoliamo sulla rivelazione dell'identità del
finora fantomatico mr. L.). |
Il cambio di
ufficio.
Capita, talvolta, di cambiare
ufficio. Non lavoro, cambiare proprio ufficio, vale
a dire scatoloni e tutto quanto connesso. A me è
successo ieri e sono ancora nel bel mezzo del
teletrasporto dei faldoni.
Al di là di qualche trascurabile inconveniente, come
una visita improvvisa di una delegazione della
Polacchia, che io ho trattato con un po' di celerità
("Salve, benvenuti, ecco come funzioniamo: questo
che potete vedere qui è uno che lavora, questa è una
pianta ornamentale, questo noi lo chiamiamo 'compiuter'
e ci serve principalmente per fare il b.site.
Tornate presto, eh!"), oppure il fatto di dover
montare un numero inumano di stronzissime e
caccolose
Billy contemporaneamente, direi con certezza che
il fatto più rilevante della cosa è la compresenza
nel nuovo ufficio di esseri umani nuovi che occupano
il mio spazio vitale minimo. Una di queste, ha
l'allegria di una discarica di lavatrici abbandonate
al ciglio della statale.
Sarà un anno durissimo. |
Agenda 2007.
Il
primo gennaio di quest'anno sono già successe alcune
cose (l'Italia è entrata a far parte, come membro
non permanente, del Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite, la Slovenia ha adottato l'Euro, la
Romania e la Bulgaria sono entrate nell'Unione
Europea, Sibiu in Romania è la città europea della
cultura, la Germania ha assunto la presidenza di
turno dell'Unione Europea, la Svizzera ha aderito al
trattato di Schengen, il sudcoreano Ban Ki-Moon è
subentrato al ghanese Kofi Annan come Segretario
Generale dell'ONU).
Quest'anno succederanno alcune cose più o meno
interessanti. Quelle meno: chi se ne impippa
dell'Universiade invernale a Torino (dal 17 gennaio
al 27 gennaio), non so bene nemmeno cosa sia, o dei
Mondiali di sci nordico a Sapporo (22 febbraio - 4
marzo), o che l'8 aprile è Pasqua, o che dal 18
aprile al 12 giugno c'è quella scemenza per cui dei
ricconi in barca si disputano una gigantesca
insalatiera d'argento, o che il 4 maggio esce
Spiderman 3, o che il 25 maggio c'è la conclusione
del IV centenario della morte di santa Maria
Maddalena de' Pazzi (?), o che il 4 luglio è il
bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi (straziamarroni
per eccellenza), o che dal 7 settembre al 20 ottobre
c'è la Coppa del Mondo di rugby in Francia. Più
interessanti, magari da segnare: il 3 marzo ci sarà
un'eclissi lunare totale e il 19 marzo un'eclissi
solare parziale, anche se non so da dove saranno
visibili; anche l'11 settembre ci sarà un'eclissi
solare parziale. Per gli appassionati, comprate il
biglietto per tempo, a luglio ci sarà la XV edizione
dei Giochi panamericani a Rio de Janeiro in Brasile,
oppure - per fanatici - partirà la missione Planck
dell'ESA per lo studio della radiazione cosmica di
fondo, congiuntamente al lancio dell'osservatorio
spaziale Kepler per l'indagine sui pianeti
extrasolari.
Ripensandoci, per tutti coloro che non sono
affascinati dalla radiazione comica di sfondo
dell'universo e dai pianeti estrasistole, le
premesse non sono delle migliori, in effetti. Ma può
sempre migliorare.
Altri appuntamenti: l'11 febbraio c'è il referendum
sull'aborto in Portogallo, il 18 comincia l'anno del
maiale secondo il calendario cinese (anno 4705), il
4 marzo ci saranno le appassionanti elezioni in
Estonia (fiato sospeso...), il 14 maggio elezioni
nelle Filippine (ancora fiato sospeso), dal 6 all'8
giugno si terrà il trentatreesimo G8 in Germania, il
28 agosto un'altra eclisse totale di luna e così
via.
Ultima notizia appassionante: il 2007, secondo il
nostro calendario gregoriano, è anche l'anno 2760
dalla fondazione di Roma, il 1456 nel calendario
armeno, il 1999 nel calendario etiope, il 5768 in
quello ebraico, il 1386 in quello iraniano, il 1429
in quello islamico, il 2667 nel calendario imperiale
giapponese, il 2052 in quello giuliano. E, secondo
il calendario trivigantesco, siamo nell'anno secondo
ab sito condito. Letizia. |
Lovely SPAM.
In
un bar, un tavolo è occupato da un gruppo di
vichinghi con i loro elmi cornuti. Un uomo e sua
moglie entrano nel locale e vengono accolti dalla
cameriera.
Cominciava più o meno così questo dialogo:
Uomo: Siedi qui, cara.
Moglie: Va bene.
Uomo: Buongiorno!
Cameriera: Buongiorno!
Uomo: Bene, cosa avete?
Cameriera: Beh, abbiamo uova e pancetta; uova
salsiccia e pancetta; uova e spam; uova pancetta e
spam; uova pancetta salsiccia e spam; spam pancetta
salsiccia e spam; spam uova spam spam pancetta e
spam; spam salsiccia spam spam pancetta spam
pomodoro e spam;
Vichinghi (iniziano a cantare): Spam spam spam spam...
Cameriera: ...spam spam spam uova e spam; spam spam
spam spam spam spam fagioli abbrustoliti spam spam
spam...
Vichinghi (cantando sempre più in coro): Spam!
Stupendo spam! Bellissimo spam!
Cameriera: ...o Aragosta Termidoro alla Crevette con
salsa servita alla Provenzale con scalogno e
melanzane guarnite con pate' di tartufo, brandy e
con uova fritte e spam.
Moglie: Avete nulla senza spam?
Cameriera: Beh, abbiamo spam uova salsiccia e spam,
dove non c'e' molto spam.
Moglie: Non voglio AFFATTO lo spam!
Uomo: Perche' non prendi uova pancetta spam e
salsiccia?
Moglie: Perche' dentro C'E' LO SPAM!
Uomo: Non c'e' molto spam come in spam uova
salsiccia e spam, vero?
Vichinghi (cantando): Spam spam spam spam...
(aumenta il tono della canzone...)
Moglie: Potreste fare uova pancetta spam e salsiccia
senza metterci lo spam?
Cameriera: Urgghh!
Moglie: Che significa 'Urgghh'? Non mi piace lo spam!
Vichinghi (cantando sempre piu' forte): Stupendo
spam! Bellissimo spam!
Cameriera: Silenzio!
Vichinghi: Stupendo spam! Meraviglioso spam!
Cameriera: SILENZIO! (I vichinghi smettono)
Vichinghi del cavolo... Non potete avere uova
pancetta spam e salsiccia senza spam.
Moglie: NON MI PIACE LO SPAM!
Uomo: Sshh, cara, non fare trambusto. Mangerò io il
tuo spam. Lo adoro! Io prendo spam spam spam spam
spam spam spam fagioli abbrustoliti spam spam spam e
spam!
Vichinghi (ricominciano a cantare...): Spam spam
spam spam. Stupendo spam! Bellissimo spam!
Cameriera: Silenzio!! I fagioli abbrustoliti sono
finiti.
Uomo: Beh, potrei avere dello spam al posto dei
fagioli abbrustoliti?
Cameriera: Intende dire spam spam spam spam spam
spam... (i vichinghi ormai sovrastano le altre voci
con la loro canzone)
Vichinghi: (cantando in modo sempre più
elaborato...) Spam spam spam spam. Stupendo spam!
Magnifico spam! Spam spa-a-a-a-a-am spam
spa-a-a-a-a-am spam. Stupendo spam! Stupendo spam!
Stupendo spam! Stupendo spam! Stupendo spam! Spam
spam spam spam!
Era il 1972, la carne SPAM esisteva davvero e i
Monty Python davano il meglio di sè.
L'insistenza nel proporre lo (la?) SPAM diede poi il
nome alla nota pratica attuale di funestare le
caselle di posta con messaggi indesiderati (increase
your penis?).
Qui la scena del Flying
Circus originale. Puro genio. |
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