letturine del mese:
Fulvio Abbate
Roma. Guida non
conformista alla città
Roberto Saviano
Gomorra
Gianni Barbacetto
Compagni che sbagliano |
trivigante in 27
luoghi:
uno,
due,
tre,
quattro,
cinque,
sei,
sette,
otto,
nove,
dieci,
undici,
dodici,
tredici,
quattordici,
quindici,
sedici,
diciassette,
diciotto,
diciannove,
venti,
ventuno,
ventidue,
ventitre,
ventiquattro,
venticinque,
ventisei,
ventisette |
trivigante
2006 |
|
Il nuovo logo di
Trenitalia.
(Ricevo da
Gnappolo e condivido
volentieri).
Qualche mese fa esce sul sito
trenitalia.com il nuovo sondaggio "Scegli
il nuovo logo FS", da poco concluso e di cui
veniamo prontamente informati dei risultati: ecco
cosa compare ora come resoconto, sulla homepage di
trenitalia, oggi.
---[inizio citazione]---
Concluso il sondaggio per la
scelta del nuovo logo del Gruppo Ferrovie dello
Stato.
Si è chiuso con una elevata partecipazione il
sondaggio che abbiamo promosso tra tutti gli
utilizzatori del sito per la definizione del nuovo
logo del Gruppo Ferrovie dello Stato. L’adesione ha
confermato ancora una volta l’interesse per il treno
e il forte legame che unisce la nostra azienda con
quanti ne condividono l’attività, ed ha indicato il
marchio attuale come quello preferito per
l’evoluzione del nostro logo. Partiremo quindi
proprio dalla volontà espressa dalla maggioranza dei
partecipanti per completare l’ideazione del marchio
attraverso i necessari interventi di semplificazione
e di aggiornamento.
---[fine citazione]---
Io, un mesetto fa, ho partecipato al "sondaggio per
il nuovo logo", in cui si poteva scegliere, nota
bene, tra i 5 loghi storici delle FS. Sì, esatto, la
scelta spaziava dal marchio antichissimo, quello
dentro una specie di quadrato, che si trova ancora
oggi sulle macchine a vapore spiaggiate nelle
stazioni secondarie, a quello a fuso prima
dell'attuale f su sfondo S biancoverdeblu.
Cazzo,
voto sicuro il marchio di mio nonno macchinista, e
vaffanculo.
Poi i risultati decretano che è stato scelto "il
nuovo logo". Ne avessimo visto uno, di "nuovo logo",
capirei, ma la scelta era solo tra quelle poche cose
orende (ricordate quello a fuso che era in arancio
sulle carrozze rosse degli anni 80?) e l'attuale
(non meno orendo, secondo me), pertanto è chiaro
dove si è orientata la scelta degli utenti... Ma
andate a cagare, comunque!
Tutto questo non - ripeto, non - perchè mentre
scrivevo le recensioni, a Portogruaro, si è rotta la
cabina di guida e abbiamo aspettato un moderno
locomotore del 1990 che ci ha trainato fuori dalla
merda dopo 60 minuti "maturati" (e poi solo dopo
aver agganciato la tigre, nella cabina pilota ha
iniziato a funzionare l'aria condizionata, rotta da
Napoli. C'è un nesso tra sistema di guida e
condizionatori?).
Tutto questo odio, dicevo, non per il disguido sul
mio treno. No. Ma solo perchè siete degli idioti, e
credete che basti ammantare di "customer
care" (attenzione al cliente, cioè
all'utente) un "servizio" (essenziale) per risultare
moderni ed efficienti. Idioti.
Fate marciare i treni in orario, anche più lenti se
necessario, fate dei sedili comodi, fate delle
stazioni antistupro e date le informazioni a chi
viaggia. Poi pagherò anche di più il biglietto,
risponderò sensatamente ai sondaggi, e vi
riconoscerò migliori tra i "fornitori" di questo
servizio (anche se continuerete ad essere gli
unici). Idioti.
Giudizio: terzomondo. |
Piazza della
Loggia/trentatre.
Di nuovo il 28 maggio,
di nuovo l'anniversario della strage e di nuovo a
fare esercizio di memoria. Napolitano fa quello che
deve, qualche frase di circostanza, "il mio
pensiero commosso va alle vittime innocenti di
quella orrenda strage, al dolore dei loro familiari
e a tutta la citta' di Brescia che fu allora colpita
proprio mentre manifestava in difesa delle
istituzioni democratiche ferite dalla violenza
eversiva", che dire d'altro quando tutto è stato
detto? Tutto tranne i nomi dei mandanti e degli
esecutori materiali, ovviamente, ma non è certo
l'unico caso. Sempre in attesa dell'ennesima
sentenza che dirà poco di nuovo.
Allora l'unica cosa da fare, per onorare i caduti, è
fare - ancora - tentativi di mantenere vivo il
ricordo, per superare lo sconcerto e la stanchezza
di così tanti anni passati senza spiegazioni che
costituiscono, in sé, un'ulteriore offesa a tutti
noi che crediamo nell'idea di responsabilità:
Quando non si sa, davvero, più che
dire, si organizzano le mostre. Che stanchezza e che
fatica tenere alta, sempre, al soglia
dell'attenzione e del ricordo, quando mancano le
risposte e tutto invita a lasciar perdere.
Onore, dunque, a Giulietta
Banzi Bazoli,
Clementina Calzari,
Livia Bottardi Milani,
Euplo Natali, Luigi
Pinto, Bartolomeo
Talenti, Alberto
Trebeschi, Vittorio
Zambarda, antifascisti. |
Basta sapere le
cose prima (Affari e soldoni su trivigante.it).
Un
interessante
articolo sul Sole 24 ore di oggi su
Parmalat. Riassumo il
contenuto per gli agenti di borsa che devono correre
via: chi è rimasto con il fiammifero acceso in mano
il 27 dicembre 2003
(segnare la data) quando fu dichiarato il fallimento
di Parmalat? Risposta (nota): i piccoli
risparmiatori.
Bene, ora che gli agenti frettolosi sono andati,
sintetizzo un po' meno (fo il possibile, son
cacchione, non economista bancario-con-la-barca): è
notorio che Parmalat era di fatto di proprietà delle
maggiori banche, per un valore di circa 200 milioni
di euro in bond (obbligazioni). Quasi tutta.
In particolare, le banche più esposte: Citibank,
Intesa, Bnl, Capitalia, SanpaoloImi, Banca Popolare
di Milano (Bpm), Banca Popolare Italiana (Bpi),
Deutsche Bank, Monte dei Paschi e Unicredito
Italiano.
Riepilogo monetario: al 31
gennaio 2000 queste banche possedevano
obbligazioni Parmalat per
179,6 milioni di euro; il
31 luglio 2001 per
239 milioni di euro; il
31 maggio 2002 per
93,7 milioni. A
giugno 2002 l'acquisto
era salito di nuovo fino a 124
milioni di euro di bond, al
30 novembre l'importo
era già salito a 175 milioni.
E al 31 dicembre aveva
raggiunto i 229 milioni.
Comincia l'anno caldo: il 28
febbraio 2003 le banche possedevano
obbligazioni per 126 milioni
di euro; in ottobre,
nei portafogli delle banche, i bond Parmalat
arrivarono a superare i 199
milioni di euro e in
novembre registrarono una flessione a
177 milioni.
E qui successe qualcosa: dal
30 novembre al 31 dicembre queste banche
vendettero, in totale, 145
milioni di euro di bond Parmalat. Se ne
disfarono. Portafoglio titoli azzerato. Il
27 dicembre 2003, bella
coincidenza, Parmalat venne dichiarata fallita e il
titolo andò sottoterra.
Qui, in dettaglio, banca per banca le
dismissioni delle obbligazioni.
Ma se le banche vendono, chi compra? I piccoli e
medi risparmiatori, ovviamente, che certe
informazioni non le hanno. Molti di loro, anzi, si
saranno sentiti consigliare all'acquisto, il
promotore di turno gli avrà sventagliato sotto il
naso l'affare e vualà, venduto tutto. Chissà che
belle risate che si deve esser fatto qualcuno. A
loro va tutto il risentimento del dipartimento "Economia"
di trivigante.it,
comprensivo del disdegno anche dei piccoli azionisti
di trivigante.it che,
ci tengo a sottolinearlo, non verranno mai truffati.
Il resto di trivigante.it,
vista l'immagine qui sotto, è corso in latteria a
comprare latte Parmalat.
|
Il giudice Floro.
Stavo
leggendo le notizie del giorno sul
Sun Star, la mia principale fonte di notizie,
nonché il più importante quotidiano di informazione
delle Filippine, e
stavo leggendo, come si fa quando si supera una
certa età, i necrologi, per sapere in paese chi è
passato a miglior vita (qui).
Ovviamente, come tutti nelle Filippine, stavo
piangendo la morte di
Jane La Putt Gonzalez - che bei ricordi ha
lasciato a tutti noi! - quando mi casca l'occhio e
vedo un sacco di articoli di tal
Florentino Floro, nome
che mi evoca qualcosa.
Faccio mente locale e ricordo: giudice filippino, è
stato licenziato dalla Corte Suprema filippinica
perché aveva l'abitudine di dare inizio alle udienze
con la lettura di un brano dal libro dell'Apocalisse
e affermava di essere dotato di poteri
soprannaturali come prevedere il futuro e operare
guarigioni miracolose. Ne avevo parlato brevemente
nel
b.site del 22 agosto 2006.
Poi, scopro con sorpresa che il sopradetto si è
fatto una bella rassegnona stampa su di sé,
raccogliendo tutto quello che il web ha detto di lui
e, sorpresona!, c'è
anche il b.site:
qui (a metà pagina, circa).
Ma che bello, ma che soddisfazion, esser citato da
un demente pilippino che cita sé stesso in un gioco
di rimandi e controrimandi alla Perec, son cose
belle, proprio. E io lo cito di nuovo, vediamo se mi
ricita. |
Opinioni.
Il ministro per lo Sviluppo economico
Bersani annuncia la
conversione di alcune centrali italiane al carbone e
la costruzione di alcune nuove centrali, sempre a
carbone, in ottemperanza
al
protocollo di Kyoto e alle direttive UE sulle
emissioni di Co2. Ribatte il WWF sostenendo che,
tecnicamente, è una cagata pazzesca (qui).
Interviene
Assocarboni (ossignore...) che con scartoffie
alla mano, ovviamente, propugna un risparmio
bestiale grazie all'utilizzo del carbone (qui).
I cittadini di Civitavecchia,
dove c'è un'enorme centrale Enel candidata a
carbonizzarsi, mandano a fare in culo il
Ministro e
Assocarboni e
promettono lotta, fondando il coordinamento
No Coke e confutando tutte le tesi favorevoli
all'utilizzo del carbone. "Eccheccazzo!" dice l'Enel,
che apre un sito apposito,
Carbone pulito, nel quale spiega come, invece,
il carbone sia la cosa più bella che c'è e come
anche Grillo abbia cambiato idea al riguardo.
Ribattono No Coke e
WWF che il carbone
pulito non esiste, semplicemente (qui).
Bersani ci torna su e
dice che non è vero. E così via, potrei andare
avanti a lungo.
Possibili sviluppi della vicenda: interviene
Charles Dickens che
annuncia che il carbone, effettivamente, è una merda,
basta guardare gli slums di Londra e
David Copperfield (il
primo, non il mago cacchione) tossisce rumorosamente
in una conferenza stampa. "Puttanate" risponde
la Befana "il carbone è
utilissimo per i bambini cattivi, che possono così
comprendere l'andazzo dell'anno in corso e fare un
bilancio previsionale in crescita per il futuro".
I morti di Marcinelle,
sentite queste parole, indicono uno sciopero a
oltranza contro simili offese, dato che il carbone,
dal loro punto di vista, non è 'sto granché (euf.).
Il prof. Mentula,
presidente dell'Associazione
Italiana Aerofagia (AIA), interviene con
veemenza difendendo il carbone, specie se attivo,
nella profilassi dell'arietta copiosa nel pancino.
Concorda il geometra Luciano
Calboni che, oltre ad essere afflitto da "ventilatio
intestinalis putrens", tende anche per assonanza
a difendere le virtù del calbone come fonte
energetica. Luca Carboni
dice che non ha una posizione politica, che la
politica non gli interessa, dato che è tutto un
magna magna, e comunque il carbone è una cosa molto
bella e Berlusconi un bravo imprenditore. Infine, il
mio vicino, Bonometti Juris,
svaluta al contrario le virtù del carbone, poiché
prova un certo fastidio quando io faccio la carne
alla brace con la diavolina e la carbonella
nell'atrio del condominio e la puzza sale per le
scale. L'amministratore tace. |
La nave più bella
della storia.
Due
volte il Titanic, i motori più potenti mai
costruiti, gli arredamenti Decò più lussuosi mai
concepiti per una nave, il transatlantico
Normandie fu varato nel 1932 e, manco a dirlo,
fu utilizzata la più grande magnum di
champagne mai vista. Probabilmente, anche il
capitano doveva essere molto alto e molto bello.
Per fare un esempio del
lusso sfrenato,
le porte in bronzo della sala da pranzo del
Normandie ora sono le porte della chiesa di Nostra
Signora del Libano a Brooklyn, i
lampadari furono tutti disegnati appositamente
da
Lalique,
piscine coperte e scoperte e così via, in un
elenco senza fine di meraviglie.
Dopo aver stabilito diversi record di traversata
dell'Oceano e di velocità di punta, nel 1940, a
guerra iniziata, fu requisita dagli Stati Uniti a
seguito dell'occupazione nazista in suolo francese,
fu
ormeggiata nel porto di New York e fu
utilizzata, niente di nuovo sotto il sole, per
accampare truppe, con lo scopo di trasformarla in
un'enorme nave da trasporto di guerra. Dementi.
Il 9 febbraio 1942, per cause banalmente accertate,
scoppiò un incendio a bordo della nave ormeggiata,
l'impianto antincendio era stato disattivato per i
lavori di conversione e tutti gli arredi di legno
presero subito fuoco. Per spegnere l'incendio, i
pompieri dal molo utilizzarono l'acqua del porto in
gran quantità, senza porsi troppe domande. Fu così,
quindi, che la nave, con le stive piene d'acqua,
collassò il giorno dopo su un lato, inclinandosi
quasi di novanta gradi:
una,
due,
tre,
quattro e
cinque immagini impressionanti.
La nave fu completamente
spogliata di tutto per poter essere raddrizzata,
cosa che avvenne solo nel 1943, l'acqua fu pompata
fuori e fu rimorchiata fuori dal porto per essere
smantellata nel 1946.
Triste e miserabile fine di una nave e di un'epoca.
L'immagine della Normandie reclinata su un
fianco nel porto di New York è ancora di grande
effetto, dà da pensare e colpisce l'immaginazione,
la mia almeno.
Un po' come le balene arenate o le case crollate,
ecco il perché di questo post fotografico. |
Scelte di dubbio
gusto: la
gestione dei parchi nazionali.
Altero Matteoli,
quand'era Ministro dell'Ambiente, aveva colpito la
mia immaginazione, nominando nove direttori dei
parchi nazionali tutti tra le fila di Alleanza
Nazionale. Ora, essendo i parchi ventitre, la cosa
assumeva i contorni dell'operazione di dubbio gusto
(euf.).
Passato
Matteoli, ora a far da capo delle cose dell'ambiente
c'è un verde, Pecoraro Scanio.
Il governo ha sì e no un anno e quanti sono i
direttori dei parchi nazionali in quota verdi? Otto.
Non è record ma c'è tempo, ce la si può fare. Son
tutti bravissimi e molto competenti, sia chiaro,
nessuno meglio di loro, bisogna guardare ai
risultati e non alle tessere, certo, va bene.
Certo che sono otto.
Arcipelago toscano,
Aspromonte, monti Sibillini, Maddalena, Cilento,
area del Pollino, Gran Sasso, Circeo, ecco
gli otto parchi. Si segnalano, tra i tanti, un paio
di casi interessanti più degli altri: il primo parco
è stato assegnato a
Mario Tozzi, geologo, per carità, più propenso
ai vulcani televisivi che ai parchi; secondo caso,
quattordici milioni di euro di competenza del
Ministero di Pecoraro Scanio
dirottati al volo per il completamento del minimetro
di Perugia, pare per sbloccare la nomina di Massimo
Marcaccio, verde, alla presidenza del parco dei
monti Sibillini, ché la Margherita perugina rompeva.
Gli altri sapidi dettagli del tutto
qui, in un articolo di Caporale. |
Cinque possibili
applicazioni di Google.
Trivigante apprezza gli scherzoni e le trovatone dei
cacchioni, perché è nel libero e divertito
cazzuolaggio che stanno la sintesi e il significato,
il sopra e il dentro, il qui e il qua e anche un po'
di là. Chiaramente c'è trovata e trovata, non son
tutte belle le trovate del mondo, è ben vero, è per
questo che alcune fan ridere e si raccontano e altre
no. Queste cinque fan parte dell'area "scherzone
dell'amico del compiuter", giusto per avvisare
chi trova la cosa molesta, anche se secondo me non è
questo il caso.
Ecco,
infatti,
una bella bibitona per utilizzare al meglio
Google, opportunità di lavoro nel
nuovo centro di ricerca Google sulla luna, un
nuovo metodo di valutazione delle pagine web nel
sito di ricerca, un modo per
incrementare la propria capacità di ricerca mentale
e, infine, il
motore di ricerca Google per far sì che
metalmeccanico e parrucchiera sprofondino in un
turbine di sesso e politica. Non fossero passati
pesci d'aprile, sarebbe bello esistessero. |
Passannante è
tornato a casa.
Finalmente.
Dal 1936, il corpo di Giovanni
Passannante,
“significativa
testimonianza degli studi di Antropologia criminale
tendenti ad accertare le caratteristiche
costituzionali e biologiche dei delinquenti”,
era esposto agli sguardi poco rispettosi dei
visitatori del Museo Criminale di Roma, causa
delitto di (troppo poco) lesa maestà (cfr.
b.site 19 giugno 2006).
Ora non più, il corpo è tornato in Basilicata, a
casa, sepolto come è giusto che sia. Era ora. |
Loschi figuri
senza dignità: Giampaolo Nuvoli.
In
breve, perché non merita più di qualche riga: prima
forzitaliota convinto, ottenebrato dalla presenza
comunista diffusa nel paese, deputato nella scorsa
legislatura, poi trasmigrato nell'Udeur alla vigilia
delle elezioni del 2006, perché aveva visto la luce
mastelliana. Furbo.
Però non è stato eletto, cacchio, e allora il 27
aprile scorso, vista l'amicizia con il Ministro, è
stato eletto direttore
generale del dipartimento degli Affari di giustizia
del Ministero della Giustizia, su proposta del
Guardasigilli stesso, con decreto del presidente del
Consiglio dei ministri. Curriculum ricco di
coglionate, dette e fatte, tra cui spicca un
avvenimento: Il 24 novembre 1994 mentre infuriano le
polemiche per l'avviso di garanzia a Berlusconi,
alle redazioni dei quotidiani giunge via fax una sua
dichiarazione, di Nuvoli, “membro della commissione
Affari costituzionali”, su
carta intestata Camera dei deputati: «Debbo
affermare che, qualora il procuratore Borrelli fosse
condotto alla forca, io sarei in prima fila per
assistere soddisfatto all'esecuzione». Ora,
l'uomo giusto al posto giusto, guarda la
coincidenza, i Borrelli passano e restano i Nuvoli,
tempi duri: io dico, è mai possibile che in 'sto
cazzo di paese tutto vada sempre allo stesso modo?
Sì, è possibile, evidentemente.
Qui la notizia data da Travaglio. |
Loschi figuri
senza dignità/2: Luigi Cancrini.
Psichiatra,
una storia e una carriera politica tutta a sinistra,
prima nel PCI e poi nel
PdCI, ritenuto
un'indiscutibile autorità in fatto di droga, almeno
tra i compagni. Dopo aver fatto per quindici anni il
consigliere regionale e l'Assessore della Regione
Lazio, è diventato parlamentare con i Comunisti
italiani (il suo
sito).
Il fatto: esiste una legge
di dieci anni fa che prevede
la sospensione del trattamento pensionistico
per tutti gli ex consiglieri regionali che
proseguono la carriera in altre istituzioni, in
particolare in Parlamento, vale a dire vieta il
cumulo di retribuzioni derivanti da cariche
pubbliche. Giusto, secondo me; sbagliato, secondo
Cancrini. Il quale, poiché ha versato i contributi
alla Regione Lazio, sostiene che è suo diritto avere
il vitalizio regionale (3.600 euro mensili) in
aggiunta allo stipendio parlamentare e, per far
valere quello che ritiene un suo diritto, sebbene
contro la legge, ha fatto ricorso al TAR. Con
evidenza, se dovesse passare il principio avanzato
da Cancrini, le Regioni si troverebbero a dover
pagare fiumi di soldi a coloro che sono passati a
migliore occupazione.
Un bagno di sangue e di soldi. Vergognoso e
imbarazzante.
Ancor più visto che mi costringe a essere d'accordo
con Storace, che avrebbe pure diritto allo stesso
trattamento: "Ora ci manca pure che si possa
percepire il vitalizio da ex consigliere regionale
mentre si fa il parlamentare. L'onorevole Cancrini
farebbe bene a ritirare un ricorso che fa malissimo
alla politica. La retribuzione che percepiamo è già
abbastanza lauta per reclamare ulteriori prebende.
E' un principio di elementare rispetto del cittadino
che paga le tasse evitare che la politica si faccia
sempre e solo i fatti propri". La replica di
Cancrini è, come minimo, disgustosa e volgare e non
entra nel merito: "Non entro in polemica con
Storace. Ha già così tanti problemi giudiziari che
non ne varrebbe la pena. Mi auguro solo di non mai
trovarmi nella sua situazione". Sono basito, il
minimo che posso fare è questo:
scrivergli. Cordialmente, fanculo, almeno non
dirti comunista. |
Gli ultimi vent'anni.
Dell'Unione
Sovietica visti dalla Siberia, con una matita grossa
e tanto grigio, più un romanzo per immagini che un
fumetto, disperato e spietato, allora come oggi,
visto che in Russia, oggi, è “peggio che nella mia
infanzia… non c’è comunismo, non c’è democrazia,
niente. Solo la lotta per sopravvivere”: Nicolaj
Maslov,
Siberia. Sia chiaro, questa non è né una dritta
né una recensione, solo una segnalazione, per chi
vuole.
Io son troppo filosovietico per apprezzare un
criticone semi-dissidente disegnatore. |
Pordenone vs. US
Army (tortelloni,
non bombe).
Cinque
cittadini, tipi normali, tranne per il fatto che son
friulani, nel 2005 vanno al Tribunale Civile di
Pordenone e presentano un atto di citazione contro
il governo degli Stati Uniti. Questa non è una
cazzata tipo "Davide contro Golia" o scemenze trite
e ritrite, è la normalità di cinque cittadini che
vedono lesi i propri diritti o ritengono che siano
commessi degli abusi e siano violate delle leggi
italiane, allora escono, belli tranquilli, prendono
un avvocato e vanno nelle sedi competenti e
denunciano chiunque, fossero anche le armate
intergalattiche di Mongo re di Zolthar o il vicino
rompipalle. Normale.
Ci sono delle bombe atomiche nelle basi americane di
Aviano e Ghedi, in Italia? Se sì, secondo il
trattato di non-proliferazione nucleare, cui
l'Italia aderisce, vanno rimosse. Punto. A maggior
ragione se la base di Ghedi, in provincia di
Brescia, è una base completamente italiana. Siccome
ormai si è certi che le bombe ci sono (cinquanta ad
Aviano e quaranta a
Ghedi), vanno rimosse.
Non tanto perché siano pericolose (oddio, di certo
lo sono, peraltro sembra siano modelli degli anni
Sessanta), quanto più perché non c'è ragione per
custodirle noi per conto altrui. "Scusa, mi
potresti tenere questa bomba allo zirgonio
radiantivo nel tuo letto per quarant'anni?", "Ma
certo, da' qua, volentieri, se non ci si aiuta tra
amici!". Ma peppiacere.
Qui il sito dei cinque e
qui un bel servizio di RaiNews 24. Il
processo è cominciato da poco. |
Trova il signore
prima che lui trova te.
Il fatto è evidente,
YouTube è diventato una mezza cacata da quando
Google l'ha comprato e ha cominciato a togliere i
video in odore di violazione di copyright, solita
solfa, gli epigoni non sono da meglio, l'unico sito
di
video che mi dia reale soddisfazione nell'ultimo
periodo è l'imbarazzante
GodTube,
bella acquasantiera di video
cristiano-interventisti, che spaziano dal complotto
contro Lady Diana al cristian-rock ai video contro
l'aborto.
Se cantare è pregare due volte, mettere i video
quanto sarà? Tre? Quattro volte? |
Alcune storielle
satiriche ai tempi dell'Unione Sovietica.
(da "Lavoratori
di tutto il mondo, ridete" a cura di Moni Ovadia)
Un poliziotto sovietico
chiede a un collega: "Compagno, cosa pensi del
nostro regime?". "Quello che pensi tu". "Allora,
compagno, è mio dovere arrestarti!".
Un uomo terrorizzato
entra di corsa nella sede del Kgb e chiede di
parlare con un alto responsabile. Viene condotto da
uno dei capi e dice trafelato: "Il mio pappagallo
parlante
è sparito!". "Compagno", dice l'ufficiale, "non ci
occupiamo di questi casi... Vai alla polizia
criminale". "No, no, no... aspettate. Io lo so che
devo andare alla polizia criminale. Sono venuto qui
per dirvi una cosa importante: se doveste trovarlo
voi, sappiate che sono in totale disaccordo con le
sue idee politiche".
Quante volte puoi
raccontare una buona storiella in Unione Sovietica?
Tre volte: la prima a un amico, la seconda a un
funzionario della polizia, la terza al tuo compagno
di cella.
Perché i nostri poliziotti
camminano per le strade a squadre di tre? Uno sa
leggere, l'altro sa scrivere e il terzo tiene sotto
controllo quei due pericolosi intellettuali.
Cos'è un duetto
musicale sovietico? E' un quartetto di musicisti
sovietici dopo un viaggio all'estero.
Breznev chiama un
gruppo di cosmonauti sovietici e dice loro in tono
serio e compreso: "Compagni astronauti, gli
americani sono sbarcati sulla luna. Non possiamo
permettere un simile smacco. Abbiamo deciso che voi
prenderete parte a una missione per sbarcare sul
sole". Terrorizzati, i cosmonauti gli rispondono:
"Ma compagno Leonid Ilijc, se andremo sul sole ci
carbonizzeremo!". "Non preoccupatevi", dice serio
Breznev, "il partito ha pensato a tutto. Sbarcherete
di notte".
Una cittadina sovietica
entra in un negozio di alimentari e domanda: "Avete
della carne?". "No", risponde il commesso, "non ne
abbiamo". "E latte, ne avete?". "Mi dispiace,
signora, noi vendiamo solo carne... Però, se
attraversa la strada e va nel negozio di fronte, lì
non hanno il latte". |
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