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posta[at]trivigante.it |
trivigante
2006 |
|
Chi cerca e casca
in trivigante.it.
La rete è,
sostanzialmente, fatta di siti
porno. Niente di male, in assoluto, ma è del
tutto inutile far finta di essere collettivamente
intelligenti, seri e dediti alla ricerca della
conoscenza superiore: se per un qualche motivo
dovessero sparire i siti internet dal contenuto
pornografico (hard, soft, gangbang et similia),
probabilmente in giro rimarrebbero solo alcuni siti
che chiedono a gran voce: "aridatece 'a
carnazza", grossomodo.
Una conferma diretta di questo viene dalle
statistiche e dai dati di visita di
trivigante.it, dalle
quali risulta che la maggior parte dei visitatori
che giunge qui proviene da un motore di ricerca,
solitamente google, nel
quale vengono digitate le
parole e le combinazioni più varie. Porno,
più che altro.
Ecco, oggi vorrei dare un breve resoconto - a spanne
e per sommi capi - di questo fenomeno, vale a dire
delle ricerche
effettuate in rete,
secondo quanto mi è permesso vedere dal mio angolino
di osservazione. Vado ordunque a sintetizzare per
categorie.
Quelli
con i pruriti:
sono la stragrande maggioranza dei
visitatori, giungono qui perché
incautamente ho inserito tempo fa una
pagina dal titolo "i titoli dei film porno"
e l'aggettivo è stato prontamente indicizzato
dai motori di ricerca. Ovviamente non
si trova granché, qui. A parte qualche
improperio distribuito in queste pagine,
non ci sono altre parole afferenti alla
galassia del porno propriamente detta,
ragione per cui giungono qui i soli visitatori
che hanno digitato la parola "porno"
e poche altre
in varie combinazioni (maledizione,
continuo a scriverlo, questo mi
proietterà in cima alle pornoricerche...).
Ci sono i
tradizionalisti, che cercano "porno,
film porno, film porno italiani, porno
rivista, tatuaggi porno, abito porno,
topa, gnocca, mosse porno" etc., gli
orientalisti
("porno giappone, anime porno, cinese
porno, il porno in cina"),
quelli di bocca
buona ("film tutti porno,
vedere video porno, video porno da
scaricare gratis, cose porno, bikini
bello"),
quelli che pretendono la qualità
("piu bel film porno"), i
feticisti taccagni
("porno piedi gratis"), le
animelle candide
("biancaneve
porno, video porno biancaneve, harry
porno"), i
cultori raffinati ("video
porno anni 50, statua nudo, oriente
express porno"), i
provinciali
("san severo porno"), gli
esterofili
("depilazione+brasiliana, video porno
americani, photo porno di russia"),
i pazzi dementi
("bush porno, worms porno"),
gli esclusivisti
("solo porno"), i meravigliosi
nostalgici
del tempo che fu (""camere a ore"
bologna"), i
ruspanti ("chiappone,
ingroppate, gnocca bikini"). Come classificare,
infine, un paio di visitatori che sono
giunti qui cercando "porno
raffigurazione dello spirito santo"?
Catto-pornomani?
Ossignur... La palma del più confuso di
categoria? Questo: "coprofobia porno".
Il migliore? Questo: "biciclette
erotiche". Puro genio. |
Esaurito l'argomento porno, le
ricerche si fanno più classiche e numericamente più
rarefatte, in generale chi cerca sa più o meno cosa
vuole ottenere dal motore. Per fortuna, non mancano
mai gli sbalestrati, i curiosi o quelli che non hanno la più
pallida idea di come si faccia a cercare qualcosa in
rete. Naturalmente, giova ripeterlo, chi giunge su
questo sito seguendo un motore di ricerca testuale è
perché cerca qualcosa che esiste già su
trivigante.it, parole singole o combinazioni.
Gli
altri non sono in grado di monitorarli.
Non ancora.
I viaggiatori
del seggiola: se il paradigma
di categoria può essere uno che cerca
una "cartina strada da brescia per
arrivare capalbio", un radical chic
che vuole l'itinerario pronto, allora stiamo
messi bene. Esattamente come quello che
ha cercato "feste e sagre londra",
dimostrando un'idea piuttosto vaga dei
costumi inglesi e un'idea del tutto
evanescente dell'esistenza delle lingue
straniere. Come il suo amico che,
avendo problemi di bricolage, è alla
ricerca di un falegname londinese che si
esprima solamente in italiano ("falegnami
londra"). Per uno che già dimostra
una certa sottigliezza nelle ricerche ("autogrill
tra vr e vi") ma che è decisamente
partito con il piede sbagliato, ve ne
sono altri, sempre viaggiatori, che
piuttosto di leggere una guida si
farebbero torturare ("audio guide
turistiche"). La palma del
viaggiatore, fa quasi compassione, va a
un visitatore che difficilmente troverà
compagnia, visto che ha cercato "criciera
single" (sic!). Auguri, mai perdere
la speranza. |
I buongustai:
a fianco di alcune ricerche
intramontabili, tipo "focaccia,
bistecca,
pastasciutta",
forse un po' vaghe per avere dei
risultati decenti, si affiancano la
ricerca masochistica di
sofferenza
e mal di stomaco ("cattivo formaggio"),
l'affezione per un marchio ("pasta antonuccio"),
la ricerca di quella che, forse, è la
regina delle torte ("carmen torte")
e la ricerca diretta della fonte di
approvvigionamento ("salumeria"),
senza distinzione geografica. Infine, il
plauso di categoria va al visitatore che
ha cercato "ricetta serata intima",
che chissà quali manicaretti avrà
imbastito per tessere la propria tela di
seduttore, o seduttrice. |
Chi ha bisogno di risposte:
in generale, questi sono i cercatori
migliori. Infatti, sono coloro che sono
alle prese con un dilemma insolubile, un
problema che attanaglia, una curiosità
insanabile, oppure hanno bisogno di una
cosa e non sanno come ottenerla. Come si
potrebbe spiegare altrimenti uno che
cerca in rete la parola unica "dentista"?
Poverello, mi piace immaginarlo con il
filo attaccato alla maniglia della
porta, disperato, pronto ad affidarsi a
chiunque dotato di morfina e tenaglie,
non importa dove. Allo stesso modo,
sappiamo tutti cosa succede quando ci
prende quell'urgenza di moda e di
fescion irresistibile che ci porta a
cercare "moda, milano",
per poi passare a una salutare
shopping therapy. Internet, poi, è
il regno degli ipocondriaci, che più
vagolano e più accattano malattie e
fobie, come quello che forse ha scoperto
di avere la "chaetofobia".
Che, per inciso, è la paura dei capelli.
Altra categoria interessante è quella
degli studenti che, non avendo più a
disposizione "i Quindici", si rivolge
alla rete per la compilazione delle
ricerchine casalinghe, riducendo lo
sforzo al minimo, cercando per esempio
il "riassunto max e helen simon
wiesenthal". Leggerlo? Non se ne parla. E
che dire della segretaria amministrativa
che ha bisogno di trovare il "ristop srl codice fiscale"?
Ma perché lo cerchi su trivigante.it,
buona donna?
I
miei preferiti in questa categoria sono
quelli, tanti, che si rivolgono al
motore di ricerca come si rivolgerebbero
all'Oracolo di Anghiari, formulando la
domanda in modo esteso: "dove posso trovare il documentario di
history channel strage di bologna".
Meravigliosi, perché sono pieni di
speranza e di cortesia. Non possono
mancare, ovviamente, i navigatori che
cercano risposte pregnanti, dense di
significato, come quelli che digitano "sognare elicottero che cade,
sognare una macchina che parcheggia,
sognare di arrabbiarsi",
che costa meno di una cartomante.
Oppure, coloro che cercano spiegazioni
alle cose del mondo, per esempio "lanetta ombelico,
lana nell'ombelico".
Come non comprenderli, d'altronde? Due
sono i vincitori di categoria, entrambi
degni perché la loro mente è del tutto
imperscrutabile a me che sto dall'altra
parte: il primo ha cercato "titoli dei canzoni nuovi",
insultando contemporaneamente il buon
senso e le concordanze; il secondo,
chissà per quale scopo, ha invece
cercato "foto di grassoni",
e qui non voglio sapere nulla. |
L'affascinante mondo del fantasy:
dopo, molto dopo la new age, in
quanto a danni provocati viene secondo
il tragico genere fantasy, che
spazia dai pupazzetti-molto-costosi alle
carte giocate con frequenza settimanale,
da dubbi romanzi di basso livello a
costumi assurdi indossati senza la
minima ironia. Non saprei come altro
classificare alcune ricerche in cui mi
sono imbattuto, se non ricorrendo
all'armamentario del genere fantasy,
appunto, mondo infantile ed
adolescenziale, prevalentemente
maschile, con regole del tutto interne
che esclude chiunque abbia una vita relazionale seppur minima. In questo
senso, forse un bambino spaventato
potrebbe cercare "sguardo orco"
dopo avere intravisto qualcosa sotto il
proprio letto; di certo, se è molto
spaventato e ha visto tanti cartoni
animati giapponesi, allora potrebbe
cercare "orco d'acciaio"; se a
natale non riceve regali o ne riceve di
orrendi e unti, povero bimbo, allora
potrebbe cercare "unghie babbo natale",
anche se la cosa sarebbe davvero
terrificante; infine, chissà perché,
forse ossessionato dalle statuette in
giardino, potrebbe interessarsi a "gnomo world"
e, meglio, a "la gnomo mobile",
oddio che spasso, mutuata dalla
batmobile o dalla papamobile. |
Ora, in battuta finale, non posso
esimermi e devo formulare la
top quindici delle
ricerche, tutte quelle che
per il loro splendore intrinseco non possono
rientrare nelle categorie precedenti, non posso
svilirle tentando di comprenderle:
15) sto facendo uno studio:
la giustificazione principe per ogni
tipo di ricerca spinosa, che vada dalla
pornopedofilia alle apologie politiche
più varie, come quello che andava qui
cercando il "vademecum dello stile fascista"
di Starace, di certo spinto da curiosità
storica. Cito il mio articolo preferito
del vademecum: "E' fatto assoluto
divieto di portare il collo della
camicia nera inamidato". Parbleu. |
14) voglio essere socio di un club:
come spiegare altrimenti il cercatore
degli "amici del maiale"?
Il
club esiste davvero e io non posso
non plaudere a sì nobili interessi. |
13) sono ciellino:
e, quindi, in rete cerco "gesutiama",
tutto bello attaccato. |
12) non sono ciellino:
e, quindi, in rete cerco "ammazziamo i ciellini",
tutto bello per esteso, prima persona
plurale perché cerco complici. |
11) i miei nuovi nemici:
ogni volta che faccio un post
sfanculando qualche boiardo di Stato o
turpe occupatore di poltrone, come, per
esempio, Testa
qui sotto, comincio a ricevere visite
strane, ripetute e mirate, che hanno un
po' l'aria di essere un qualche ufficio
legale che setaccia la rete alla ricerca
di eventuali diffamazioni da citare in
tribunale. O, forse, a me piace
pensarlo. Per fare un esempio, ho
ricevuto più di cinquanta visite dallo
stesso indirizzo che cercava ogni volta
"studio monzani commercialisti
associati" o "massimo monzani"
e finiva da me.
Lo sfanculaggio
Monzani sta
qui. |
10) adolescente esuberante:
quasi ogni giorno ricevo una visita da
Redmond, USA, che cerca "flamethrower",
cioè lanciafiamme. Ma benedetti
genitori, regalategliene uno e non ne
parliamo più, suvvia, una così fervida
passione va premiata. La cosa che mi
piace di più è che a Redmond ha sede la
Microsoft.
Ogni collegamento è lecito. |
9)
protestanti?:
se uno cerca "scritte
sui muri opus dei" è perché
cerca scritte fatte dai militanti o
scritte fatte dagli antagonisti? Gli
ospudeizzati sono usi scrivere sui muri?
Perché protestano? |
8) necrofilia:
un bel mistero quello che avvolge la
ricerca "censimento defunti carini".
Verrebbe da pensare che "carini"
sia in realtà con la maiuscola, "Carini",
ma così è molto meno bello. Preferisco
continuare a immaginare un immenso
database che contiene le caratteristiche
estetiche dei morti.
E un pazzo che lo cerca, con scopi che
non voglio approfondire. |
7)
mistero:
cosa cercasse il visitatore che ha
digitato in google "scappellamento miniera"
rimane un vero e proprio mistero cui non
riesco a dare soluzione. Sono tutto
perplesso, anche se me la rido. |
6)
difficili conversioni:
una tra le cose che mi piace molto, è
scoprire che un sacco di gente si dedica
a operazioni complicatissime e
insondabili, come per esempio effettuare
una "conversione calendario gregoriano
etiope". Mi offro di dare la risposta a
questo quesito: il
calendario etiopico è in ritardo
sull'era cristiana di 7 anni e 113
giorni, e l'anno ha 13 mesi, di cui i
primi 12 di 30 giorni ed il 13° di 5 (di
6 negli anni bisestili) e ha inizio l'11
settembre (!). Quindi, a occhio, direi
che sono nell'anno 2000. |
5) il male:
quando si comincia una cosa, meglio
partire dall'ABC, dagli strumenti
generali per approdare a quelli
particolari, per meglio comprendere e
imparare. Ecco perché ha senso cercare
in internet "satana".
Se uno deve appassionarsi, meglio
prenderla alla lontana. |
4)
so cosa voglio:
ancora meglio ha fatto il visitatore che
alcuni giorni fa ha digitato "tutto".
Vuole tutto, lo vuole ora, mi sa che è
meglio non contraddirlo. Ci arrendiamo,
prenditi tutto, caro. |
3) politica nei dettagli:
cosa spinge un essere umano a cercare "macchina di honecker"?
Io lo so, perché è proprio il tipo di
ricerca che farei anche io,
probabilmente per sedare l'irrefrenabile
curiosità: viaggiava in
Trabant? Su
una Zastava?
Su una Volga? |
2)
voglio capire:
caro visitatore che hai cercato "femmine",
hai tutta la mia ammirazione. Infatti,
non hai cercato "donnacce, gnugne,
patonze" o altro, che avrebbero
smascherato il tuo desiderio di
immaginette licenziose. Hai digitato "femmine",
è evidente che desideri capire, desideri
avere informazioni sul mistero
misterioso. Ma, caro mio, devo
confessarti che internet non basta,
nessuno ha la chiave o le risposte, devi
rassegnarti a raccogliere piccoli indizi
qua e là, che poi si riveleranno
contrastanti tra loro. |
1) il genio:
come altro definire colui che ha cercato
"orvuar le banane"?
Mi prostro deferente, ammirato, rapito e
succube di tanto genio, troppo assoluto
per essere compreso da me. Grazie. |
|
Accanimento contra
personam. Colpirne uno per sfancularne uno: Chicco
Testa.
Già
uno che da Enrico si fa chiamare "Chicco" sarebbe da
bersagliare con le noccioline, il diminutivo
richiama certa borghesia rampante sinistroide chic,
meglio chiamarlo, d'ora in poi,
ET, per brevità e
decenza (è tutt'altro che un alieno).
ET è uno che se la
gode, mica per caso M.L.
Rodotà lo chiama Chicco
Festa, uno di quei dirigenti di azienda
che si dichiarano di sinistra, vengono dalla FGCI,
hanno un passato cattolico e un presente fatto
(anche) di cavalli e amici con la barca. Ma per
carità,
a Capalbio solo per trovare alcuni vecchi amici
o per ritirare un premiolo, avete idea di quanto
costi un cavallo maremmano pezzato?
Laurea in filosofia a Milano, in teoria farebbe il
giornalista e, come parecchi bravi giornalisti di
sinistra, collabora a destra e a manca, non importa
quale sia la grana della
carta su cui scrive, perché ciò di cui si occupa
è l'energia, il clima, lo sviluppo energetico,
argomenti apparentemente trasversali. Lo si può
anche affittare come
celebrity speaker, giuro, per seminari,
workshops, consulenze, keynote speeches (?)
facendo richiesta alla CSA
Italia,
qui, agenzia che noleggia chiacchieroni (dalla
sua presentazione: "Gli interventi di Chicco
Testa si adattano perfettamente alle richieste del
cliente. Alle presentazioni di natura informativa
seguono delle vivaci sessioni di domande e risposte").
Ci mancherebbe che non fosse vivace, visto che è
valutato tre simbolini di euro, corrispondenti alla
fascia 12.500-20.000 euri a intervento.
Scrivere articoli e presenziare a convegnoni non
sono però le sue attività principali, visto che è
piuttosto impegnato su altri fronti, parecchi.
Conviene elencarli, secondo biografia ufficiale e
cronologia.
Uno:
dal 1980 al 1987 è Segretario nazionale e
successivamente Presidente nazionale di
Legambiente, oltre a
essere tra i fondatori dell'Associazione. Come tanti
altri, questo gli permette di fare il grande salto.
Due:
dal 1987 al 1994 è deputato in quota PCI-PDS
(fa orrore dirlo così ma questa volta è appropriato,
visti gli anni), ed è, ovviamente in virtù della sua
provenienza, membro della Commissione Ambiente e
Territorio.
Tre:
nel 1994 vince Berlusconi ed ET va a fare il
Presidente del consiglio di amministrazione di
Acea che, per chi non è
di Roma, è l'Azienda Comunale
Energia e Ambiente. Non si sottovaluti la
cosa, Acea è una
Società per azioni quotata in Borsa e nel 2001 è il
secondo gruppo nel settore dell'energia dopo l'Enel.
Poltrona importante.
Quattro:
stesso periodo, è anche Presidente del consiglio di
amministrazione di CISPEL,
Confederazione Italiana dei
Servizi Pubblici degli Enti Locali, e da
questa poltrona, attraverso una nomina,
dipende la seguente.
Cinque:
nel biennio 1994-1996 è membro del
CNEL,
Consiglio Nazionale
dell'Economia e del Lavoro, organo dello
Stato per la consulenza alle Camere e con capacità
legislativa, un bel posto anche
questo.
Sei:
nel 1996 si accorge che sta al secondo posto nel
settore e si sposta, molla
Acea e passa direttamente al primo gruppo nel
settore: fino al 2002 è Presidente del consiglio di
Amministrazione di Enel.
Meglio essere il primo a Roma che il secondo a Roma.
Durante la sua presidenza,
Enel viene parzialmente privatizzata con un
IPO del valore di 15 miliardi di euro e viene
fondata Wind, il terzo
operatore mobile italiano.
Sette:
ne consegue, ovvio, che se
Enel fonda Wind,
ET va a farne il
consigliere di amministrazione, c'è da chiederlo? In
contemporanea con la presidenza
Enel, ovviamente.
Nessun illecito, per carità, sempre solo il
giochetto del controllato e del controllante che
coincidono.
Otto:
nel 2002, siccome si occupa di energia e ormai si è
fatto un certo nome, viene nominato consigliere di
Amministrazione del Gruppo
Riello, colosso dei sistemi di riscaldamento,
tra le altre cose, fino al 2004.
Nove:
nello stesso periodo ma fino al 2005, è anche
Presidente del consiglio di Amministrazione di
S.T.A. S.p.A., sarebbe
a dire l'Agenzia per la
Mobilità del Comune di Roma, in seguito
incorporata in ATAC
S.p.A., gigantesca
società che gestisce tutti i servizi di trasporto a
Roma.
Dieci:
sempre nel triennio 2002-2005, è Presidente del
Kyoto Club, che è in sintesi un'organizzazione
non profit di imprese per il raggiungimento degli
obiettivi prefissati nel Protocollo di Kyoto.
Nobile, forse, ma che nome del cacchio, sembra un
circolo del bricolage.
Undici:
eccomi, finalmente, alla parte più succosa per il
mio palato. ET dal 2002
al 2005 è anche Membro dello
European Advisory Board di
The Carlyle Group (Private Equity). Il
Gruppo Carlyle è una
misteriosa mega-lobby internazionale di cui, è noto,
fanno parte pezzi grossi come George Bush senior,
James Baker III, John Major, Arthur Levitt, Frank
Carlucci etc., per cui hanno lavorato Bush Jr. e
Colin Powell, e di cui è stata socia – fino
all’indomani dell’11 settembre – la famiglia Bin
Laden.
Dice
Dan Briody, autore di “The
Iron Triangle: Inside the Secret World of the
Carlyle Group": “è una società che
annovera nella sua storia operazioni di copertura
della CIA, vendite segrete di armi e una
stupefacente quantità di appoggi politici”. Per
curiosità, anche la Moratti ne fa parte.
Come ci è arrivato, ET,
alla Carlyle? Grazie
alla poltrona dodici.
Dodici:
nello stesso periodo è Presidente dell'E7
(Energy Seven). E7
è l'organizzazione internazionale che
raggruppa le più importanti compagnie elettriche dei
paesi del G7. Non male, vero? No, non male.
Tredici:
nella sua irresistibile ascesa a Ras di Roma, è
attualmente Presidente del consiglio di
Amministrazione di
Roma metropolitane, società che appunto si
occupa della costruzione e della gestione delle
metropolitane romane, con commesse superiori a 4
miliardi di euro.
Quattordici:
per connessioni che non sono tanto oscure,
basterebbe cercare ancora un poco,
ET risulta essere
attualmente membro del Consiglio di Amministrazione
di Lloyd Adriatico,
compagnia assicuratrice.
Quindici:
parimenti, mi pare di capire per via di
Allianz, da ottobre di quest'anno
integrazione operativa di RAS, Lloyd Adriatico e
Allianz Subalpina, ET
compare contemporaneamente anche come membro del
Consiglio di Amministrazione di
RAS, altro gruppone
assicurativo.
Sedici:
ora, un po' di scatolette cinesi.
ET costituisce come
socio una società di advisory finanziario, la
Franco Bernabè & C., con
Franco Bernabè
(attenzione: già amministratore delegato di Eni e
Telecom Italia, mica uno qualunque),
appunto, e Gianni Stella
(attenzione: già direttore generale di Agip Petroli
e Telecom Italia, mica uno qualunque). La società fa
parte di FB Group, che
ha una miriade di
partecipazioni finanziarie. Roba grossa.
Diciassette:
siccome non ne ha abbastanza lui, nemmeno io ne ho
abbastanza di scatolette. Prima partecipazione:
ET è presidente del
consiglio di Amministrazione di
Telit Communications PLC, partecipata da
FB Group, evidentemente
l'esperienza in Wind è
servita a qualcosa.
Diciotto:
come seconda partecipazione di
FB Group, ET è
presidente del consiglio di Amministrazione di
Eva Energie Valsabbia,
società che sviluppa iniziative di produzione
idroelettrica e che comprende 17 società controllate
nel settore.
Diciannove:
poco tempo fa, FB Group
ha ceduto il settore di advisory finanziario
a Rothschild Italia,
dipartimento dell'immane banca d'affari
internazionale: l'accordo, come da
nota, prevede che Bernabè
faccia il vicedirettore di
Rothschild Europe,
Stella faccia il
managing Director di
Rothschild Italia e il nostro
ET ne faccia il
senior partner.
Venti:
è membro dell'Expert Advisory Committee dello
European Carbon Fund, fatto che comincia a dare
qualche lume sul perché Enel,
di questi tempi, pompi così tanto la causa del
carbone in Italia, spacciandolo come unica
alternativa energetica possibile alla devastazione
climatica. Certo, il carbone,
Dickens sarebbe d'accordo.
Ventuno:
è Presidente del Comitato Organizzatore del
20° Congresso del
WEC-World Energy Council, il Consiglio
mondiale dell'Energia,
congresso che si terrà a Roma nel 2007. Quindi,
ci vogliono le metropolitane funzionanti.
Ventidue:
siccome le sue giornate durano molto di più delle
mie, è Professore incaricato presso la
Scuola di Management
della LUISS (Libera
Università Internazionale degli Studi Sociali) e
responsabile del corso in Economia e Management
delle Imprese di servizi di pubblica utilità. È
stato anche Professore presso le
Università di Macerata
e Napoli.
Ventitre:
poiché nella vita è importante fare dello sport, fa
bene alla salute, al morale e distrae dal troppo
lavoro, ET è stato presidente
di
Roma Volley, squadra
che milita nella serie A1 del campionato di
pallavolo.
Sono assolutamente certo di non avere esaurito le
poltrone occupate dall'ancor giovane
ET, di sicuro ce ne
saranno altre occultate nelle pieghe delle
partecipazioni societarie o delle convenienze
politiche (o del merito, certo), di sicuro - come
nei casi precedenti che ho considerato nel
bsite - quelle qui
considerate sono, a mio parere, motivo più che
legittimo per il mio accanimento, seppur moderato,
nei suoi confronti.
Con l'aggravante che il signore di cui sopra si dice
di sinistra. Ha senso tutto questo? Fanculo.
A dimostrazione, infine, di quanto il sistema
finanziario, politico, relazionale sia diffuso, devo
fare un'ammissione personale:
ET ha una
partecipazione parentale, cugino, con una mia
ex morosa. Ne consegue che sono coinvolto anch'io,
non sono esente dalla compromissione con il sistema,
anch'io faccio parte della piovra che tutto
avviluppa. La colpa si annida ovunque, la complicità
pure, ahimé.
Non mi fiderò più di me stesso, mai più. |
Se sei brutto, ti
tirano le cause/2.
Qualche giorno fa, il
nove ottobre, esaminavo alcune
casistiche dei downloaders di musica dalla
rete, solitamente piuttosto brutti e sovrappeso
nelle fotografie disponibili, facendo tre ipotesi
sostanziali:
il daunload illegale
rende brutti; solo i
brutti praticano il daunload illegale; tutti scaricano ma solo
i brutti si fanno beccare. Questo per
concludere che "se siete belli, o
perlomeno normali e non vi mettete la tuta da
ginnastica in casa, non avete
nulla da temere, scaricate senza tema".
Bergomazzi, avendo
letto il pezzullo del nove scorso, mi ha scritto
(ebbene sì, sa anche scrivere, non solo
disegnare) e mi ha proposto alcune sue
affascinanti (?) conclusioni. Riporto integralmente
(e testualmente).
"Interessante la tua ricerca
sui bracconieri del ueb, ma non approfondita
abbastanza. non hai preso in considerazione che il
download selvaggio sopperisce alla bruttezza umana,
perche' l'accaparrarsi qualsiasi mp3 o filmato avi o
altro, dà alle persone un senso di onnipotenza,
percio' i brutti; e quindi i piu deboli, si
innamorano facilmente di questa orrenda pratica.
l'equazione e' semplice:sono brutto, ma posso avere
tutto, quindi l'aspetto estetico non conta poi cosi'
tanto!
per farti capire meglio ti allego alcuni esempi
|
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PABLO EL
SACRIFICADOR
un ragazzetto messicano nella foto che
ha scaricato 4 mp3
uno dei "sagra embestemmiada" e gli
altri dei rinomati "sbudeller in da
brain"
in questa foto si taglia le vene perche
appena colto in flagrante dalla siae
mentre scaricava e ora paventagli l'idea
di tornare cicciottello e sfigato senza
il super potere del riuscire a
procurarsi tutto il metal gratis |
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ERNESTICO
LAMPADO
ernestico amava molto due cose: le
lampade e le boy band è stato beccato
verso natale scorso davanti Emule e
sotto una lampada u.v.a. comprata su
media shopping mentre provava i passi di
una canzone dei backstreet boys,
ora e' in una comunita' per
disintossicarsi dal download
ha il viso molto triste e pallido |
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VAGINONA
EMBRASSED
guardatela come e' contenta alla festa
dei 50 000 giga scaricati
a vaginona e' andato tutto bene quando
la siae e' arrivata a casa sua lei e'
riuscita ad ingoiare i suoi 39 dischi
esterni facendone degli ovuli come si fa
con la cocaina per farla passare agli
aeroporti.
ai nostri microfoni ha detto: e' tutta
sera che bevo redbull e gutalax penso
che domani in mattinata avro' dinuovo
tutti i miei dischi esterni |
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PAUL
TENDYGLOO
la storia di paul e' commovente, lui
causa un malanno stagionale, era
costretto in un polmone d'acciaio
quando, grazie ad un equipe di
cachiomedici, e' riuscito a farsi
costruire una struttura che oltre a
curarlo riesce ad immagazzinare piu' di
100 mila giga di spazio. paul adesso e'
felice, dice: non mi vedo piu' come un
mostro, ora sono tuttuno con i miei mp3,
ho di tutto nel mio corpo cibernetico,
ma la cosa a cui sono piu' affezionato
e' la discografia di amedeo minghi che
e' la prima che ho scaricato. paul oggi
e' davvero un altra persona, e' sereno e
scherza sempre con tutti, paul fa la
cacca da una porta usb sul retro della
tenda |
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Il santino dei
fascisti.
Nel tipico clima
clerico-fascista degli anni Trenta, fortemente
incoraggiato - lo dico? - da Regime e Chiesa
similmente, furono parecchie le commistioni tra
fascio littorio e iconografia cattolica, come per
esempio san Francesco proclamato "precursore del
Duce" nel 1926, o l'icona di santa Chiara
portata in trionfo sui fasci littori. Non tragga in
inganno un finto spirito goliardico che sembra
aleggiare dietro questo genere di cose, le preghiere
per il Duce, diffusissime, erano cosa molto seria e
i santini pure.
Con lo stesso spirito, lo scultore leccese Giuseppe
Malecore costruì una statua della Madonna in
cartapesta come arredo sacro per una chiesa di Vibo
Valentia, la cosiddetta "Madonna
del Manganello".
Questa statua, collocata in una chiesa e oggetto di
adorazione, servì da modello per un santino
piuttosto diffuso in quegli anni, che rappresentava
la "Madonna del Manganello",
eletta dagli organi del partito fascista a "patrona
degli squadristi", poi a "protettrice
dei fascisti". Nessun commento dal Vaticano.
Il retro del santino riportava uno stornello del
fascistissimo direttore della rivista Antieuropa,
Asvero Gravelli, in tema di manganello. Ecco il
fronte e il retro del santino:
|
O tu
santo Manganello
tu patrono saggio e austero,
più che bomba e che coltello
coi nemici sei severo.
O tu santo Manganello
Di nodosa quercia figlio
ver miracolo opri ognor,
se nell'ora del periglio
batti i vivi e gli impostor.
Manganello, Manganello,
che rischiari ogni cervello,
sempre tu sarai sol quello
che il fascista adorerà. |
Anna Cardano, dell'Istituto Storico
della Resistenza (in Il volto religioso della
guerra: viaggio attraverso santini e immaginette per
i soldati), spiega: "la tendenza a
trasformare il cattolicesimo nel supporto ideologico
del fascismo cresce ovviamente dopo il Concordato
del 1929, e sarà proprio l’ordinariato militare
l’ala più filofascista in ambito ecclesiastico".
E così è. Infatti, per esempio, il gesuita
Carlo Massaruti scrisse
il Manuale religioso del
soldato, stampato nel 1928 per i soldati
di leva, diviso in tre parti: Doveri e pratiche
del soldato cristiano, Riassunto del
Catechismo, Ricordi del soldato.
Interessante.
Ancora meglio, il cappellano militare
Don Michelangelo Rubino,
capo della milizia volontaria di sicurezza
nazionale, scrisse la
Preghiera per il Duce, che Mussolini
volle firmare in prima persona in segno di
approvazione massima (epperforza!):
Gesù
al‘Italia
a questa creatura Vostra
accesa dall’umiltà del lavoro
alla responsabilità ed alla gioia del
dovere
concedete la grazia di servire
per lunghi anni ancora
voi nella Patria
e la Patria in Voi
coll’anima pura
illuminata dalla vostra luce
per la pace religiosa
per la devozione al nostro Re
per la grandezza della nostra terra.
Così Vi prego o Gesù
per colui che restituì la pace alla
Chiesa
la serenità e la concordia alle famiglie
il rispetto e l’amore per la Vostra
santa Fede agli italiani.
Così sia.
|
Il fascio alimenta la croce e
viceversa, con Legge 417
dell’11/3/1926 i cappellani militari vengono
stabilmente assegnati alle forze armate. Se non
sapete spiegarvi la ragione di tanta iconografia
della Madonna di Loreto nei posti più strani, è
perché fu eletta patrona dell’aeronautica, tanto per
citarne una.
Figura illuminante in questo atteggiamento di
collaborazione è padre
Agostino Gemelli, noto delatore, che "cura
il “Bollettino mensile dell’Opera di consacrazione
nazionale al S. Cuore di Gesù”, all’interno del
quale è presente il catalogo di tutto il materiale
devozionale distribuito (con indicazioni di prezzo e
condizioni di gratuità) in occasione della cerimonia
di Consacrazione dei soldati al S. Cuore (cui
aderirono 2 milioni di soldati), vero e proprio rito
guerresco" (sempre Anna Cardano, Il volto
religioso...).
Per chiudere in bellezza questa brevissima rassegna,
nel 1937 fu prodotto un
santino come Ricordo della
Santa Comunione Pasquale del 1937 che fu
inviato ai legionari di Spagna. Il santino,
contestualizzato sulla guerra civile spagnola,
conteneva questo testo:
Fra il bene e il Male vi è una guerra
antica quanto il mondo. Odierni
protagonisti di questa implacabile lotta
sono il Cristianesimo e il Bolscevismo.
La Chiesa cattolica con venti secoli di
vittorie su tutti i nemici, il Fascio
Littorio segno di unità e di forza, il
valore e la potenza di Roma Imperiale,
assicurano il perenne trionfo della
Civiltà sulla barbarie, del
Cristianesimo sul Bolscevismo.
|
E la guerra di Spagna finì come si
sa, assicurando alla Spagna trentasei anni di
"perenne trionfo della Civiltà sulla barbarie":
Francisco Franco e i
suoi amici e ministri dell'Opus
Dei. Un trionfo, davvero. |
Se sei brutto, ti
tirano le cause.
Comincio
con il fatto nudo e
crudo: la tizia qui a fianco, Jammie Thomas, è -
secondo i giornali - stata condannata per aver
infranto la legge sul
copyright scaricando musica dalla rete e la
pena, pecuniaria, è stata fissata in 9.250 dollari
per ogni registrazione, per un totale di 222.000
dollari. Per sconfiggere l'assatanata scaricatrice,
si sono associate nella causa Capitol Records, Sony
BMG Music Entertainment, Arista Records, Interscope
Records, Warner Bros Records e UMG Recordings. In
pratica, le colossali majors della musica
contro la tizia in questione.
Ora, qualche considerazione
sulla notizia. Facendo una difficile
divisione, la signora avrebbe scaricato
24 pezzi, il che già mi
fa un po' ridere, perché pensare ai molossi della
musica che mobilitano stuoli di avvocati per
azzannare una che ha scaricato 24 pezzi, è davvero
cosa comica. Inoltre (io non lo so, non faccio cose
illegali che danneggino i miei amici artisti), mi
dicono che scaricare dalla rete 24 pezzi è proprio
roba da dilettanti monchi quasi-senza-computer,
cioè solo a mettercisi ne vengono giù ben più che
24, di pezzi. Mi stupisce, peraltro, che tutte
queste case discografiche, parliamo di miliardi di
dollari di fatturato aggregato, si muovano per una
causa microscopica come questa: anche se si dovesse
trattare di affermare un principio, economicamente
la cosa non sta proprio in piedi.
Va bene, finora ho gigioneggiato, lo so, adesso
vengo al punto: sono convinto che
notizie come questa
(ultimamente in costante aumento)
siano delle sontuose balle,
fatte uscire dagli uffici stampa delle case
discografiche con tanto di fotografie di corredo per
spaventare un po' di giovanetti imberbi in rete e
farli desistere dal download selvaggio.
Puttanate, secondo me molto evidenti. Ecco, ancora,
altre ragioni.
Un fatto che balza agli occhi
è che, invariabilmente, i colpevoli di queste cause,
i downloaders, tendono a una cospicua
obesità, hanno un'aria che dire dimessa è dire poco,
sguardo basso e rassegnato, abiti tendenti alla tuta
da ginnastica stropicciata, sembrano vivere in un
sottoscala buio da anni, paiono nutrirsi di acari e
di torte andate a male e sono, sempre, piuttosto
brutti, di classe
sociale medio-bassa, meglio se ispano-americani o
similia. Mi pare arguibile, direi, che
le case discografiche montino
i finti casi di condanna, si scelgano
opportunamente le controfigure (i
testimonials di un
crimine non possono certo essere alti, sorridenti,
ricchi e biondi, stile WASP), come una vera e
propria campagna pubblicitaria, e diffondano i
resoconti dei processi sui giornali, consapevoli o
inconsapevoli.
Oppure, oppure, ora che ci penso bene, ci sono
alcune ipotesi a margine,
che suggerisco:
1) il daunload illegale
rende brutti: scaricare illegalmente la
musica ti fa diventare brutto, magari immigrato,
pure, e tende a farti ingrassare;
2) solo i
brutti praticano il daunload illegale:
ipotesi a monte, se uno è brutto, o immigrato, o
brutto e immigrato, è portato a fare cose brutte,
illegali, come per esempio rubare dei soldi a Elton
John scaricando la sua musica, che poi si incazza e
ordina di chiudere internet per cinque anni. Questo
è il caso, brutto che fa cose brutte, di
Roberto Maroni;
3) tutti scaricano ma solo
i brutti si fanno beccare: evidentemente,
alla scarsa bellezza si accompagna scarsa
scaltrezza, dovuta probabilmente alla poca luce che
filtra nei sottoscala o nelle roulottes o
alla cattiva alimentazione consumata davanti al
monitor.
Ne consegue secondo logica, da questa ampia
casistica che ho analizzato in tutte le sue
sfumature, che la conclusione è una e una sola:
se siete belli, o
perlomeno normali e non vi mettete la tuta da
ginnastica in casa, non avete
nulla da temere, scaricate senza tema. |
Lasino al tg3.
Il mio amico
Peter (lasino) è stato
intervistato dal tg3, andato in onda sabato sera. Il
servizio, per chi l'avesse perso, è
qui. In complesso, un buon servizio (Peter
è decisamente telegenico e bravo,
Soma -
l'asina
- pure), sebbene le chiavi di lettura, anche
stavolta, siano un po' stanche, vale a dire i
termini in antitesi asino/satellitare, lento/veloce,
tradizione/ténnica eccetera eccetera. I valori di
una volta versus l'innovazione e la vita
frenetica e telematica, va bene, uao!, il che ha un
pochino la supremazia sulla
poesia e i racconti
che Peter cerca di far passare tra le spire delle
domande del servizio. Per carità, bando alle
lamentazioni: poiché il mezzo
non è il messaggio, una finestra nel tg3
della sera è oro che cola, infatti un minuto dopo le
19.25 il
blog
schianta sotto il peso delle visite, si ripiglia
poco dopo e ora conta più di dodicimila visitatori
al giorno. E il tenore del viaggio di Peter si
coglie dal blog, non dal tg3. Ne consegue che come
amplificatore, il telegiornale va benissimo, forse
non è il caso di pretendere un ragionamento
approfondito sui contenuti da giornalisti non usi a
uscire troppo dalla redazione romana.
Un portatile, un ipod, una macchina fotografica
digitale e un satellitare non sono le "nuove
tecnologie" che ci possono dare la misura
dei nostri progressi come società, piuttosto sono
l'aspetto strumentale di un viaggio che ha altre
ragioni alla base, umane e personali. Altrimenti, il
buon Peter avrebbe
fatto bene ad andare da Media
World (o minchiata analoga), stringere un
accordo, appiccicarsi un adesivo in fronte e
caricarsi una lavatrice sulle spalle da mostrare in
favore di telecamera.
Per fortuna, non l'ha fatto. |
Giri del mondo di
gemellaggio in gemellaggio.
Il
gemellaggio tra città, abitudine piuttosto
antica che rientra nel campo delle relazioni
sociali, è una pratica che da alcuni anni è
fortemente sostenuta dalla
Comunità Europea, in particolare tra città
vicine tra loro, sostanzialmente per favorire
relazioni umane e culturali e la coesione tra
territori confinanti.
Non sempre è così e sono numerosissimi i
gemellaggi tra città
che poco hanno in comune tra di loro oppure hanno
relazioni piuttosto assurde. Uno dei miei gemellaggi
preferiti, per esempio, è il fantastico gemellaggio
tra Lodi
(Lombardia) e Lodi
(California), nessuna delle quali ha come inno
Lodi dei
Creedence Clearwater Revival.
Peccato. Oppure, un altro esempio interessante, sono
Roma e
Parigi, che sono
gemellate tra loro in modo esclusivo ("solo
Parigi è degna di Roma; solo Roma è degna di Parigi"),
in una relazione monogama e chiusa.
Questa cosa dei gemellaggi mi diverte, più che altro
quando le ragioni di una scelta non sono per nulla
comprensibili, per cui mi sono detto che avrei
potuto provare a partire da una città e,
di gemellaggio in gemellaggio,
vedere dove arrivo, vedere se ne nasce qualcosa di
interessante, in quante mosse riesco a
tornare al punto di partenza.
Sto parlando, ovviamente, di un viaggio
sull'atlante, da farsi in poco. L'unica regola
(oltre a quella del gemellaggio certificato,
evidentemente) potrebbe essere che, in caso di
scelta plurima, io scelga il
gemellaggio le cui ragioni sono meno evidenti o più
interessanti. Siccome non esiste un database
unico delle sister cities (o twinning
cities), mi sono arrangiato con i siti delle
municipalità.
Vado a iniziare.
Scartata Roma, come detto, comincio da
Milano che, una
volta di più, dimostra di avere degli amministratori
ubriachi che sono riusciti a strappare dal 2000, tra
gli altri, un gemellaggio con
Betlemme.
Fantastico, e non c'era più nemmeno Craxi, almeno
avrei capito la relazione.
Betlemme è gemellata con mezzo mondo,
immaginavo, tra cui si segnalano le più assurde:
Brescia (e già sarei
tornato quasi al punto di partenza),
San Pietroburgo (un
tempo questo non sarebbe successo) e la meravigliosa
Betlemme, frazione di
Chivasso (in cui non mi risulta siano nati
messia). Io scelgo
Monterrey (Messico), città industriale
ricordata più che altro per i concerti di
Hendrix, che poco ha a
che fare con la Palestina,
credo. Beh, non meno di Milano,
questo è vero.
Monterrey,
città brutta, è gemellata per somma bruttezza con
Dallas (USA), alla
faccia dei muri anti-immigrazione. Da
Dallas è facile
arrivare, via gemellaggio, a
Taipei (Taiwan),
ridente centro industriale cinese, del quale non
sono note soap operas di un certo spessore. E qui
cominciano a manifestarsi degli incroci pericolosi,
nel senso che sia Dallas
che Taipei sono
gemellate con Riga
(Lettonia), il che mi stringerebbe in un circolo un
po' vizioso. Allora devio e da
Taipei vado a
Johannesburg (Sud
Africa), sempre via gemellaggio, chiedendomi quali
siano gli scambi culturali in atto tra i due paesi.
Johannesburg è
gemellata solo con altre due città,
Birmingham e
New York. Scelgo
New York, ovvio,
ché voglio vedere con chi si accompagna. Oddio, qui
son sorpreso non poco: oltre che con
Londra, Madrid,
Gerusalemme,
Pechino,
Tokyo,
Budapest,
Il Cairo, e queste le
capisco, New York
è gemellata con
Monserrato,
paesello di ventimila anime vicino a
Cagliari. Ovvio che
scelgo questa tratta. Ma le ragioni?
Mistero. Ma
Monserrato
è un paesello piuttosto
attivo, tant'è che si è gemellato sia con
Qabatia (Palestina) che
con Saint Louis
(Senegal), come da
verbale di giunta: "Il consigliere sig.ra
Pili Elisabetta, del gruppo consiliare Unità
Democratici Cristiani saluta con “Alek Salam” le
delegazioni delle città di Qabatia e di Saint Louis,
nell’ambito della cultura, dello sviluppo, del
progresso, nell’area del Mediterraneo, in Sardegna,
centro di un progetto di sviluppo, con due
gemellaggi su situazioni e problematiche differenti,
ma volti alla fratellanza fra rappresentanti di
grandi continenti".
Essendo
Qabatia (Palestina) gemellata con la sola
Monserrato,
devio a Saint Louis
(Senegal). La quale, e qui è chiaro, è gemellata con
Saint Louis
(Usa) che a sua volta è gemellata con
Szczecin
(Polonia). Dalla Polonia alla Russia
il passo è breve e quindi sono a
Murmansk
(Russia), una volta chiamata "città dei Romanov".
Gelo per gelo, la tentazione sarebbe di andare a
Akureyri
(Islanda) ma non
posso resistere e scelgo un altro gemellaggio, cioè
Rovaniemi,
la città di Babbo Natale. Dopo aver visto l'aurora
boreale e sparato a uno gnomo, seguo il gemellaggio
con
Veszprém
(Ungheria), città bellissima, e da lì mi sposto in
Estonia, a Tartu,
che è un po' il centro intellettuale e culturale
estone. Cultura per cultura, guarda un po' è
gemellata con
Ferrara,
in cui torno sempre volentieri. E da
Ferrara
giungo a
Swansea,
in Galles, forse hanno un dialetto simile, non so,
mi sfuggono le connessioni. Come mi sfugge il
rimando da
Swansea
a
Pau
(Francia), dove ho una sorpresa. Infatti, sempre per
via di gemellaggi ufficiali, potrei andare a
Kofu
(Giappone), che a sua volta è gemellata con
Lodi
(California). Magnifico, ci vado subito e da lì
sfrutto il buffo gemellaggio, come detto all'inizio,
con Lodi
(Lombardia). Sono tornato vicino, ma non al punto di
partenza esatto. Devo proseguire. Da
Lodi (Lombardia) la
scelta è obbligata, perché il primo degli altri due
gemellaggi, Omegna
(Italia), è unico, e allora devo scegliere l'altro,
Konstanz
(Germania), città nota per il lago. Da qui, il
collegamento più allettante è per la Cina, in
particolare Suzhou.
E qui la cosa si fa interessante, visto che la città
di Suzhou è
gemellata con una miriade di altre città, tra le
quali, omioddio, Rosolina,
provincia di Rovigo,
seimila abitanti. Certe cose non me le spiego, a
meno che i rosolinesi non abbiano impiantato una
fabbrica in Cina, forse. Poiché questo è un vicolo
chiuso, devo scegliere un'alternativa, e scelgo
Venezia, dalla
quale, per ragioni di Orient Express e di millenari
scambi, la via dei gemellaggi mi porta dritta dritta
a Istanbul.
Molto bello. E da Istanbul
non posso non andare a
L'Avana (Cuba),
perché son curioso di vedere con chi è gemellata. E
qui sono basito, giuro, il gemellaggio più ardito è
con Mobile,
città dell'Alabama, Usa. Embargo superato, allora
(si fa per dire). Mobile
sembra un posto piuttosto orrendo e da lì
posso andare a Worms
(Germania), che - ah, lo studio! - mi riporta dritto
dritto all'Editto contro Lutero, oltre che a un
numero imprecisato di Diete. Finito il turismo a
Worms, mi aggrappo
alla connessione gemellare verso
St. Albans
(Inghilterra), che mi rilancia a
Odense (Danimarca)
e da lì a Klaksvík
(Isole Fær Øer). Dalle isole, il passaggio è quasi
obbligato a Trondheim
(Norvegia), da cui mi mandano a
Spalato (Croazia),
andateci, e da lì mi rimbalzano a, surprais!,
Los Angeles
(California). Siccome mi fa schifo, fuggo al volo e
posso scegliere tra visitare le piramidi (Giza)
o l'Ermitage (San
Pietroburgo). Giza
è un vicolo cieco, nel senso che non ha altri
gemellaggi e, quindi, procedo volentieri per
San Pietroburgo. E
qui, davanti al Palazzo di Inverno, il giro si
chiude, poiché la città è gemellata con
Milano. Eccomi
tornato al punto di partenza, quindi. So che avrei
potuto chiudere il giro in tre mosse, all'inizio, ma
non sarebbe stato altrettanto divertente.
Un bel giro, che avrebbe potuto essere costruito in
mille modi diversi, chiaramente. Bastava scegliere
una città piuttosto che un'altra e il percorso
sarebbe stato del tutto differente. Questo dipende
anche dal fatto che accumulare gemellaggi pare
essere un'attività molto praticata, specie nelle
città medio-piccole. Le ragioni sono intuibili, a
parer mio, poiché i vantaggi superano decisamente
gli svantaggi, in questi casi.
Mi viene in mente, a proposito di gemellaggi, una
storia di qualche anno fa, vera: il sindaco della
mia città, medio piccola, si era recato in visita di
cortesia - con ricca e profumata delegazione - in
una città
tedesca con cui siamo gemellati. Bene, come è
uso e costume politico in Germania (averne!), il
sindaco è andato a prenderli in aeroporto con il suo
furgoncino, li ha portati a casa sua, ha ordinato
delle pizze, e ha apparecchiato in sala da pranzo,
in maniche di camicia.
Il tutto in modo molto cortese, chiaro. Probabilmente non è riuscito a cogliere a fondo la ragione
degli occhi strabuzzati dei nostri amministratori. I
quali sono tornati in Italia parlando di scandalo
perpetrato nei confronti delle loro auguste persone,
offesisissimi.
Scandalo? In consiglio comunale arrivarono
addirittura a mettere in dubbio il prosieguo del
gemellaggio, tanto si sentirono feriti nell'onore e
nel protocollo (immaginario).
Io sostengo il modello tedesco, senza dubbio, alla
faccia dei mandarini nostrani. |
Tra pochi giorni i
nuovi IgNobel.
E' già passato un anno e,
in concomitanza con i premi Nobel, si assegnano i
nuovi premi
IgNobel, per le ricerche più inutili e meno
costruttive (leggasi: deltuttoidiote) svolte
nel corso dell'anno. In trepidante attesa, il
4 ottobre, non posso
non sbirolare qui i vincitori dell'anno scorso,
2006, tutti di ingegno
mirabile:
Ornitologia:
Ivan R. Schwab e Philip R.A. May (Stati Uniti), per
aver spiegato perché i picchi non soffrono di
emicrania.
Nutrizione: Wasmia
Al-Houty e Faten Al-Mussalam (Kuwait), per aver
dimostrato che lo scarabeo stercorario è schizzinoso
nell'alimentazione.
Pace: Howard Stapleton
(Galles), per avere inventato un’apparecchiatura che
emette suoni fastidiosi per gli adolescenti, ma non
udibili dalle persone adulte.
Acustica: D. Lynn
Halpern (Stati Uniti), per la ricerca sul motivo per
cui alle persone dà fastidio il rumore delle unghie
sulla lavagna
Matematica: Nic Svenson
e Piers Barnes (Australia), per aver calcolato il
numero di scatti necessari per evitare che in una
fotografia di gruppo qualcuno abbia gli occhi
chiusi.
Letteratura: Daniel
Oppenheimer (Stati Uniti), per il suo studio sulle
conseguenze dell'utilizzo di un linguaggio erudito
indipendentemente dalla necessità.
Medicina: Francis M.
Fesmire (Stati Uniti) e Majed Odeh, Harry Bassan,
Arie Oliven (Israele) sulla cura del singhiozzo
trattabile con il digitomassaggio rettale.
Fisica: Basile Audoly e
Sebastien Neukirch (Francia), per lo studio sulle
ragioni per cui, spezzando una manciata di spaghetti
secchi, questi si rompono in più di due pezzi.
Chimica: Antonio Mulet
e Carmen Rosselló (Spagna), per lo studio sulla
«velocità ultrasonica nel formaggio Cheddar a pasta
dura in relazione alla temperatura».
Biologia: Bart Knols e
Ruurd de Jong (Paesi Bassi), per aver dimostrato che
la zanzara Anopheles gambiae è attratta allo stesso
modo dall'odore dei piedi umani e del formaggio tipo
lindberger.
L'elencone di tutti i vincitori:
qui. E, meraviglioso, il video della premiazione
dei sopracitati genii,
qui. |
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